NAPOLI – Sarà un’intera giornata dedicata al rapporto tra calcio e diritto quella promossa per venerdì 14 aprile a Napoli dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Ateneo che da poche settimane ha anche inaugurato, in seno all’indirizzo in Diritto e management dello sport del Corso di laurea triennale in Scienze dei Servizi giuridici, la prima cattedra universitaria italiana specificamente dedicata alla Giuridicità delle regole del gioco del calcio. Venerdì 14 aprile a partire dalle 9.30 presso il Complesso di Sant’Andrea delle Dame, nel cuore del Centro storico di Napoli in Piazzetta Sant’ Andrea delle Dame, si svolgerà un incontro dedicato a “Riforma dello sport e ruolo del giudice sportivo”. Al tavolo dei relatori ci saranno, tra gli altri, il giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastandrea, il giudice sportivo della Lega di serie C, Stefano Palazzi, già procuratore federale nell’inchiesta Calciopoli del 2006 e il vicepresidente del collegio di Garanzia del Coni, Piero Sandulli, storico presidente della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio durante il processo Calciopoli che proprio nelle scorse settimane ha annunciato la sua astensione dal giudizio di legittimità sul caso ‘plusvalenze’ che ha portato alla recente penalizzazione della Juventus. L’incontro sarà aperto dagli interventi del Rettore dell’Università degli Studi della Campania, Giovanni Francesco Nicoletti, del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro e del direttore del Dipartimento di Economia, Maria Antonia Ciocia e sarà anche l’occasione per la presentazione della nuova edizione del Codice di Giustizia sportiva F.G.I.C annotato con dottrina e giurisprudenza a cura di Antonio Blandini, Paolo Del Vecchio, Andrea Lepore e Umberto Maiello (ESI Editore). Nel pomeriggio di venerdì 14 aprile a partire dalle 18.30 nella Sala Smash del Tennis Vomero a Napoli ci sarà un’altra interessante riflessione tra calcio e diritto partendo dal libro “Calcio e diritto. Nel prisma della passione azzurra” (Editoriale Scientifica) di Guido Clemente di San Luca, professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” dove da alcune settimane ha avviato le lezioni della prima cattedra universitaria italiana sulla Giuridicità delle regole del gioco del calcio. “Dal campo al Palazzo: le sfide del Napoli per il terzo scudetto nell’era del Var” sarà il tema della discussione alla quale, insieme con l’autore del volume, prenderanno parte i giornalisti Antonio Corbo e Marilicia Salvia, il magistrato Giuseppe Borrelli e gli ex calciatori azzurri Gianni Improta e Fabiano Santacroce. L’incontro, coordinato dal giornalista Roberto Conte, sarà introdotto dagli interventi del presidente del Tennis Club Vomero, Dino Causa e del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Unicampania, Raffaele Picaro. Reading dell’attrice Diletta Acanfora e ‘disegni azzurri’ in tempo reale affidati allo scrittore ed artista Giuseppe Esposito Sirio, già autore del volume “Una storia azzurrissima”. “Il fenomeno calcio negli ultimi anni da un lato ha assunto sempre maggiore rilevanza sociale e dall’altro ha coinvolto interessi economici sempre più ingenti ed il suo svolgersi presenta evidenti riflessi giuridici che debbono essere, perciò, analizzati, studiati e comunicati con serietà, rigore e trasparenza”. Così il giurista Guido Clemente di San Luca spiega gli obiettivi del suo ultimo libro preceduto dall’altro dello stesso autore e con il medesimo editore “Arbitri non giudici” (2021), e ancor prima nel 2018 da “Campionato di calcio e stato di diritto” (a cura di Guido Clemente di San Luca sempre per Editoriale Scientifica). Quest’ultimo libro in particolare raccolse gli interventi di autorevoli giuristi al termine di uno dei campionati più controversi della storia calcistica della Serie A (quello del 2017/18 vinto dalla Juventus sul Napoli dei 91 punti e caratterizzato dall’ormai nota sparizione dell’audio tra il Var e l’arbitro Orsato in occasione di Inter- Juventus). “Fu proprio da quel momento – evidenzia Clemente di San Luca – che ha fatto ingresso nel dibattito pubblico e nelle aule universitarie l’esigenza non più rinviabile di spiegare che anche le regole del gioco del calcio debbono rientrare nelle regole di uno Stato di diritto”.