“Non mi sorprende la rottura dell’asse IV-Azione nato solo per fini elettorali. Più Europa all’epoca avrebbe potuto fare un ragionamento di comodo e unirsi a Renzi e Calenda, ma ha preferito mantenere la propria identità indipendentemente dai calcoli elettorali”. Così il consigliere regionale di Più Europa Luigi Cirillo. “Nessuna commistione che, come si è visto, non porta a nulla se non a scontri e confusione politica – aggiunge – ma coerenza rispetto alle proprie battaglie, ai propri valori e ai programmi. L’esperimento politico Calenda-Renzi è stato come una bolla di sapone, si è già dissolto ed è un bene che Più Europa sia rimasta fuori da una sintesi politica mal riuscita tra due esperienze partitiche che non si sono mai amalgamate. Dal mio punto di vista la strada maestra per noi è quella di promuovere un partito identitario che opera all’interno dell’alveo di centrosinistra senza perdere la sua autonomia e senza farsi imporre veti rispetto a probabili alleati. Credo che la tendenza che sto registrando in vista di queste Amministrative, dove Pd-Verdi-M5S sono insieme, con la creazione di un asse unitario in cui il programma è frutto di sintesi tra identità ben delineate, rappresenti la giusta alternativa al centrodestra e una buona proposta per candidarsi alla vittoria”.