In una risoluzione adottata mercoledì, i deputati ritengono che l’adesione rappresenterebbe un investimento geostrategico in un’Europa unita e forte.
La Moldavia rimane esposta alla pressione russa e al ricatto energetico, agli sconvolgimenti economici dovuti alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e ai tentativi del Cremlino di destabilizzare il governo pro-europeo. Il Parlamento valuta positivamente la leadership e il coraggio politico della Presidente Maia Sandu, oltre che la determinazione e la responsabilità con cui le autorità moldave hanno affrontato queste grandi sfide. Il testo è stato approvato con 555 voti favorevoli, 49 contrari e 26 astensioni. I deputati ribadiscono il loro impegno a favore della futura adesione della Moldavia all’UE, in seguito alla domanda presentata dal Paese nel 2022, e riconoscono i progressi compiuti dal governo in termini di riforme e livello di allineamento all’acquis dell’UE. Inoltre, chiedono di avviare i negoziati di adesione all’UE entro la fine del 2023, una volta completate le nove tappe individuate nel parere dalla Commissione Nel frattempo, il Parlamento incoraggia il governo moldavo a proseguire risolutamente con il suo programma di riforme sulla democrazia e lo Stato di diritto, a intensificare i lavori per la piena ed efficace attuazione dell’accordo di associazione dell’UE e della zona di libero scambio globale e approfondita, a contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale e transnazionale e a portare avanti gli sforzi per aumentare la sicurezza energetica del paese. La risoluzione invita l’UE e i suoi Stati membri a stabilire sanzioni immediate nei confronti delle persone che tentano di destabilizzare la Moldavia. I deputati chiedono che l’UE applichi sanzioni personali nei confronti degli oligarchi latitanti Ilan Șor e Vladimir Plahotniuc, ed eventualmente le loro imprese e organizzazioni politiche. Inoltre, invitano i rispettivi Stati e territori ospitanti a estradare Ilan Șor e Vladimir Plahotniuc affinché vengano processati in Moldavia. Il Parlamento chiede all’UE e i suoi Stati membri di ampliare l’ambito di applicazione del regime globale di sanzioni dell’UE sui diritti umani per includere tra i reati punibili gli atti di corruzione che compromettono la sicurezza, la stabilità, l’ordine costituzionale e le istituzioni democratiche di un Paese. Infine, la risoluzione condanna il continuo ricatto energetico della Russia nei confronti della Moldavia ed esprime il suo sostegno agli sforzi di Chișinău volti ad aumentare la propria sicurezza energetica diversificando le fonti di approvvigionamento, riducendo i consumi, acquistando energia sul mercato europeo e sviluppando infrastrutture di interconnettività. I deputati chiedono all’UE e ai suoi Stati membri di continuare a sostenere la Moldavia nel conseguimento dell’indipendenza energetica.