Lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) ha affermato che la spesa militare mondiale è aumentata del 3,7% nel 2022 a 2,24 trilioni di dollari. Per l’Europa la spesa militare è aumentata del 13%, principalmente per supportare l’Ucraina ma anche per piani pluriennali di riarmo dei vari stati. In Ucraina la spesa militare è aumentata del 640%, il più grande aumento annuo registrato nello storico del SIPRI, risalente fino al 1949. L’aumento non include gli aiuti militari finanziari forniti dall’Occidente. Negli Stati Uniti il SIPRI ha stimato che gli aiuti militari all’Ucraina dagli USA hanno rappresentato il 2,3% della spesa militare totale di Washington. Per quanto riguarda la Russia, la spesa di Mosca è cresciuta di circa il 9,2%, ma va detto che le cifre riconosciute dal SIPRI sono “altamente incerte data l’opacità delle autorità finanziarie russe”. Alla faccia della povertà, della fame nel mondo e delle cosiddette transizioni Green per le quali adesso l’incognita più grande è la sicurezza dell’ordine mondiale più che salvare un pianeta minacciato dal nucleare e quindi dall’estinzione. Alla fine dei giochi in molti si chiedono, compreso il sottoscritto: Ma era questa l’idea che Putin aveva di operazione militare speciale, o qualcosa è andato storto?