ROMA– Ce ne sono tante di sane abitudini, ma altrettante sono quelle insane e compromettenti il regolare ed efficiente funzionamento della macchina amministrativa. Il primo ministero che si sta confrontando con le “abitudini” dei dipendenti pubblici ai massimi livelli è quello della Cultura con il ministro Sangiuliano che è rimasto sconcertato dal report sulle ferie dei direttori generali nel periodo del 25 aprile, periodo nel quale l’Italia, da nord a sud, ha fatto registrare una vera e propria invasione di turisti. Presi d’assalto musei e luoghi della grande tradizione culturale italiana, ma guarda caso in quei giorni molti dei responsabili delle strutture governative erano in ferie. Gennaro Sangiuliano non si è scoraggiato e ha preso carta e penna: “Gentili Direttori, ho riscontrato come molti di voi, tranne qualche lodevole eccezione, fossero in ferie lunedì 24 aprile, giornata di ponte verso la Festa della Liberazione. Fermo restando che le ferie sono un diritto intangibile, vi faccio osservare che la peculiarità del nostro Ministero, le cui attività trovano particolare riscontro proprio in occasione di queste festività, suggerirebbe una puntuale presenza proprio in questi giorni”. Sangiuliano per rendere più palese il suo discorso in modo da non creare fraintendimenti sottolinea: “Per capirci, è come se le Forze dell’Ordine andassero in ferie quando la città si svuota per le vacanze estive. Con l’occasione, vi preannuncio che il 15 agosto p.v., alle ore 13.00, siete tutti invitati da me per un pranzo di lavoro. È gradita l’occasione per porgere cordiali saluti”. Un pranzo sicuramente succulento quello che il ministro ha proposto ai suoi DG per il prossimo ferragosto, ma la curiosità regna sovrana: cosa si inventeranno questi alti funzionari con le proprie mogli?