NAPOLI – I giovani futuri stilisti di Napoli della generazione del tutto consapevole dell’importanza del riciclo e della salvaguardia anche produttiva del pianeta. E’ questo il panorama dei partecipanti a Riciclando la Moda, contest promosso ed organizzato da Asia Napoli, che vedrà la sfilata e l’elezione dei vincitori di abiti prodotti con materiale riciclato. Cotone, lino, juta, canapa, lana e seta sono tra i tessuti derivati da fonti rinnovabili come anche l’acetato, il triacetato e la viscosa che vengono prodotti artificialmente partendo dalla cellulosa degli alberi o dagli scarti di altre filiere produttive e che sono alla base degli abiti che sfileranno il 9 maggio, dalle ore 9, al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli. L’evento è stato presentato oggi nella prima delle tre giornate del Green Symposium alla Stazione Marittima di Napoli, che vede anche la partecipazione attiva di Asia. L’evento si svolge nell’ambito del programma di informazione e di sensibilizzazione per la riduzione e la separazione dei rifiuti “Educambiente”, dedicato agli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della città di Napoli e che coinvolge tutte le Scuole Professionali e di Alta Formazione Moda pubbliche e private di Napoli, nella promozione del concetto di sostenibilità ambientale legato al mondo della moda, attraverso la realizzazione di abiti eco-sostenibili per dare risalto al connubio che esiste tra abbigliamento e ambiente. “Lavoriamo su due binari – spiega Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia – quello della pulizia quotidiana della città e quello di un ampio binario di riciclo e riutilizzo dei rifiuti. Su questo abbiamo un forte dialogo con i giovani che sono nati con l’obiettivo del riciclo, che ne sono del tutto consapevoli e nella pratica ci mostrano sempre grande determinazione e impegno nel ricercare nuove soluzioni e nel realizzare nuovi prodotti con materie prime di riciclo. Da questa generazione parte forte il futuro della città ma anche un insegnamento all’interno delle famiglie a parenti più anziani che non sono cresciuti non per colpa loro con questa mentalità”. La moda in questo tema ha una parte forte da affrontare, visto che nel mondo è un’industria che vale 2,4 trilioni di dollari, ha circa 50 milioni di persone al lavoro, ed è considerata tra i settori più inquinanti del pianeta. Per questo Asia ha avviato un dialogo forte con le scuole professionali che sono pronte insieme ad Asia a lavorare a Napoli nel rispetto del concetto delle “3R – Riduci, Ricicla e Riusa” e in linea con l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 ONU “Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”. Il 9 maggio la giuria designata da Asia Napoli valuterà i 29 lavori presentati da cinque scuole e che saranno giudicati dopo la sfilata dalla giuria composta da Maurizio Marinella lo stilista di Cravatte E. Marinella, Giancarlo Maresca presidente dell’Associazione Mani di Napoli), Carlo Lupoli Direttore di Asia Napoli, Fabio Costarella Responsabile Conai, Michele Buonomo Responsabile di Legambiente e Giuliana Albano, co-founder della start-up effetto visivo. Il giudizio si basa su diversi criteri di valutazione degli outfit: conoscenza e interpretazione della tematica relativa alla sostenibilità e al concetto delle 3R; innovazione e creatività nella esposizione del progetto tramite una presentazione digitale (video, slideshare etc ) che racconti il percorso di creazione dell’outfit; spendibilità del prodotto realizzato sul mercato di riferimento; aderenza ai trend di moda. Cinque le scuole partecipanti al contest: I.S. Bernini De Sanctis; I.S. Caselli Capodimonte; ISIS Attilio Romanò; IISS Leonardo da Vinci; ISD Istituto Superiore di Design.