Tra le adesioni al comitato denominato “A Natale Consuma Campano 2022” stamattina si registra quella dello chef Mattia Atzori, il quale ha voluto donare come un fattivo contributo in termini di proposta, suggerendo un menù delle festività totalmente legato al territorio.
Avendo avuto modo di confrontarmi con chef anche di diverse regioni – ha argomentato Atzori – posso dire che la Campania è senza dubbio una le più floride dal punto di vista enogastronomico, dalla pesca all’agricoltura per arrivare all’enologia. Nonostante l’esperienza stellata resto molto ancorato a quelle che sono le tradizioni della mia terra perché credo sia giusto non stravolgere quelle usanze che ci sono rimaste e che ci sono state tramandate dai nostri genitori. Ecco perché ho stilato questo menù, piatti tipici della maggior parte delle tavole imbandite natalizie in Campania.
Per la tavola della Vigilia come antipasto propongo solitamente il polpo del Golfo all’insalata con patate di Polvica e pizza di scarole alla napoletana
Come primo un classico spaghetto ai frutti di mare, dei quali il Litorale Flegreo è ricco
Per secondo si può optare per una frittura di paranza e alici di Marina di Pisciotta o anche una spigola all’acqua pazza della Foce del Garigliano
Anche con i contorni ci si può sbizzarrire in Campania per le feste, ma ci sono i cosiddetti “immancabili” , ovvero i friarielli, preparati con aglio olio e peperoncino, e l’insalata di rinforzo, che nasce prettamente con cavolfiori, papaccelle e olive verdi ma spesso vengono aggiunti cetriolini,giardiniera e cipolline in agrodolce, il tutto condito con olio extravergine di oliva e aceto. Ma la peculiarità di quest’ultimo piatto è che viene chiamata così perché va rinforzata di giorno in giorno di tutto quello che viene consumato fino alla Vigilia di Capodanno
La cena non può concludersi senza frutta secca ed i tipici dolci natalizi della nostra regione, struffoli, mostaccioli e roccocò.
Per quanto riguarda il beverage, io accompagnerei questo menu con due nostre eccellenze DOCG, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino, due vini bianchi campani dalle origini antiche, ma ultimamente si stanno rivalutando molto anche i vini rosati,meno considerati rispetto alle altre tipologie, io personalmente consiglio un Vetere IGP Paestum dell’azienda agricola San Salvatore.
Mattia Atzori, 21 anni, personal chef per eventi ed a domicilio. Dopo aver concluso gli studi presso l’istituto alberghiero Ferraris di Caserta si è specializzato per un anno in un importante ristorante nei pressi del Duomo di Milano dove ha avuto modo di conoscere chef stellati provenienti da tutto il mondo ed i loro piatti tipici. Conclusa l’esperienza milanese è tornato nella sua città Natale, Caserta, con la voglia di creare qualcosa qui e dare un monito ai suoi coetanei che è possibile potersi costruire un futuro nella propria terra natia senza dover obbligatoriamente andar via.
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