NAPOLI – Ennesimo caso di violenza al centro storico che poteva sfociare in una rissa. Intorno all’1 di notte nei pressi del Vico Quercia, zona di locali e cuore della movida napoletana un ventinovenne è stato aggredito e insultato senza apparente motivo da uno dei residenti che rientrava nella propria abitazione. Il ragazzo era uscito come qualsiasi giovane il venerdì sera con gli amici “mi ero incontrato con degli amici davanti il locale Blind Ping per prenderci una birra- spiega -e mentre decidevamo dove andare dopo mi sono fermato un attimo davanti al portone del palazzo adiacente al locale stesso , a un certo punto mi sento spingere violentemente, mi giro e vedo due signori sulla sessantina che stavano entrando nel palazzo. Io educatamente rispondo a questa coppia che basta chiedere gentilmente di spostarsi senza spingere e il signore si volta insultandomi chiamandomi secchio di immondizia, da lì un botta e risposta sempre più aggressivo che si è concluso con il signore che mi ha sferrato un pugno in pieno viso, io ho provato a reagire ma fortunatamente i miei amici mi hanno trattenuto”. “Il signore in questione mentre mi insultava parlava al plurale dicendo mi sono scocciato di vedere gente come voi che siete solo immondizia riferendosi alla situazione che lui vive quotidianamente nel suo quartiere-continua perplesso il giovane- ma quello che mi chiedo che senso ha prendersela con me che stavo per i fatti miei e che chiacchieravo tranquillamente con i miei amici senza disturbare nessuno?”. Parole che esprimono l’esasperazione di molti residenti che non riescono a sopportare più la situazione senza controllo del centro storico, un conflitto in atto tra i locali e i cittadini residenti verso cui le istituzioni competenti non trovano una soluzione che sembra mettere tutti d’accordo. Ma che non giustifica un gesto estremo come quello di insultare e aggredire un ragazzo che era semplicemente uscito un venerdì. Come è giusto rispettare la quiete dei residenti è giusto anche rispettare una gioventù che vuole divertirsi. Il ragazzo sanguinante ha chiamato dapprima la polizia da cui non ha ricevuto riposta e poi i carabinieri che hanno tardato ad arrivare sul posto. Nel frattempo erroneamente il giovane ha agito d’impulso facendosi giustizia da solo. Entrato nel palazzo ha rovesciato quattro vasi di piante e una statua di metallo presenti nell’atrio. Un’azione aggressiva ha comportato un’altrettanta reazione aggressiva verso i beni del condominio. Anche stavolta la violenza genera violenza. Il ventinovenne si è dichiarato profondamente dispiaciuto dell’accaduto “mi pento del mio gesto perché comportandomi così mi sono posto sullo stesso livello della stessa persona che mi ha insultato e sferrato il pugno senza motivo ,sono pronto a provvedere a mie spese a ogni danno compiuto verso gli oggetti del condominio e ciò è già stato riferito tramite l’avvocatessa che mi rappresenta all’amministratore del condominio in questione” dichiara ancora sotto shock il ragazzo.