ROMA – Via libera dal Consiglio dei Ministri alla nuova riforma fiscale che la premier Meloni, in conferenza stampa, ha bollato come “Una vera svolta per l’Italia”. In buona sostanza parliamo di un nuova Irpef con 3 aliquote e non più le 5 iniziali, e l’Iva azzerata per i beni di prima necessità. Giorgia Meloni poi ha continuato sui social a sottolineare come la nuova riforma sia “una svolta epocale, strutturale e organica, una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e condizioni favorevoli per le aziende”. Da parte sua il ministro dell’Economia Giorgetti spiega: “Le nuove regole saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega e vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni. Sul sul fronte delle imprese ci sarà una graduale eliminazione dell’Irap e una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume”. In pratica, secondo gli analisti, la riforma punta a instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo, tanto da far pensare alla creazione del cosiddetto ‘fisco amico’. Dalle opposizioni e naturalmente dai sindacati, ovviamente non sono d’accordo, e già pensano a scioperi e proteste perché vedono nella nuova riforma solo condoni e favori ai più ricchi. Questo ovviamente avvenivamo anche quando al governo c’era la sinistra amica dei sindacati, ma ovviamente qui stiamo parlando di un gioco delle parti che di rado intravede i veri interessi di famiglie e imprese.