SALERNO – Dame e cavalieri, paggi e giullari, vestiti di porpora e verde, blu e indaco: saranno più di 150 i figuranti in abiti d’epoca medievali che apriranno il corte storico di “Mille più – un tuffo nel Medioevo”, ovvero la XXXII edizione della Fiera del Crocifisso Ritrovato. A loro bisogna aggiungere oltre 100 artisti professionisti, tra artisti di banco e itineranti, tra giullari, cantastorie, musicisti, etc.
Quella che è ormai attestata tra le maggiori fiere medievali d’Italia è in programma dal 25 al 28 aprile 2024 nel centro storico di Salerno. La manifestazione, organizzata dalla Bottega San Lazzaro, è sostenuta da: Comune di Salerno, Camera di Commercio, CNA, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ministero della Cultura, Coldiretti, Fondazione della Comunità Salernitana, Fondazione Carisal e la Fondazione Scuola Medica Salernitana.
START CON CORTEO IN ABITI D’EPOCA E SBANDIERATORI
Si comincia giovedì 25 aprile, prima del tramonto: alle ore 17.45 in piazza Duomo partirà il corteo storico in abiti d’epoca che percorrerà le strade del centro storico di Salerno per portarsi in piazza Portanova, dove alle 18.00 circa ci sarà il taglio del nastro, con lo spettacolo imperdibile degli sbandieratori del Gruppo Città de la Cava “Li quattro distretti – Luca Barba”, artisti, musicisti, mangiafuoco ed altri.
Fine dicitore e giullar cortese, ma anche esperto di manifestazioni storiche e direttore artistico della Fiera, Gianluca Foresi aprirà come sempre a suon di rima la kermesse. Con lui interverranno: Chiara Natella, Direttrice organizzativa della Fiera, l’onorevole Piero De Luca; Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno; Dario Loffredo, assessore al Commercio del Comune di Salerno; Alessandro Ferrara, assessore alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Salerno; Simona Paolillo, direttrice della CNA, Lucio Ronca, Presidente della CNA. La manifestazione, ideata da Peppe Natella, ha superato il traguardo dei 3 decenni di vita, facendo registrare ad ogni edizione numeri da record in termini di presenze. Nel nome del suo ideatore, la Fiera continua con la direzione organizzativa della figlia Chiara e dell’intera famiglia Natella. Sarà un vero e proprio tuffo nel passato tra mercati medievali, rievocazioni storiche, attrazioni, artigianato, degustazioni, mostre, momenti di spettacolo e monumenti aperti. Diversi i siti del centro storico interessati, centinaia gli artisti di strada: per ricreare il clima medievale ci saranno menestrelli, saltimbanchi, giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, giullari, cantastorie, artisti di strada, statue viventi.
NOVITA’: LABORATORIO DISEGNO E CERAMICA MEDIEVALE
Tra le novità di questa edizione: in piazza Abate Conforti ci saranno laboratori gratuiti di disegno medievali per bambini e giochi medievali (legno e ferro) per tutti, grandi e piccini.
NOVITA’: LA TECNOLOGIA PER VIAGGIARE NELLA STORIA
Grazie a visori tridimensionali e ad un app originale da lui creata, in piazza Alfano I, dinanzi al Duomo, il giovane salernitano Alberto Capobianco consentirà ai visitatori di vedere come era fatto il tessuto urbano medievale di Salerno.
LO SPETTACOLO INTERNAZIONALE APPRODA A SALERNO
Basta scorrere il programma per rendersi conto che convergeranno verso Salerno i maggiori artisti e protagonisti di rievocazioni storiche. Diversi i gruppi di artisti, provenienti da tutta Italia, e specializzati nelle rievocazioni medievali in giro per l’Europa. Si va da “Gli Errabundi Musici”, che si esibiscono in costume con copie di strumenti antichi ( flauti, cornamuse, pifferi, bombarde, percussioni), alle Muse del Diavolo, lì dove muse sta per cornamuse: loro intendono recuperare e far risuonare le antiche melodie andate perdute nel corso dei secoli, con l’intento di risvegliare la connessione con la Natura e l’istinto primordiale dell’uomo. Istinto che con l’avvento del medioevo è stato fiaccato e stroncato, fino a diventare proibito e demonizzato. Ci sono poi “Gli acrobati del borgo”, che uniscono il teatro al circo del Medioevo, Descalso Giullare, ovvero un giocoliere particolare, un personaggio tra l’eccentrico e il poetico, che usa piedi come mani e viceversa e che fa del fuoco un qualcosa di cui sorridere e non aver paura. I Circateatro di Urbino. Gli artisti in questione girano il mondo con un teatro di strada e di parola che prende le mosse dall’arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medievali, proponendo insieme la commedia dell’arte, la giocoleria, l’acrobatica, la clowneria e la danza.
E poi ancora gli sbandieratori del Gruppo Città de la Cava “Li quattro distretti – Luca Barba”, che si produrranno in spettacoli di grande abilità tecnica, con le bandiere roteanti, librate in aria, sincronizzate. Il centro storico di Salerno, come promesso nel titolo della Fiera del Crocifisso Ritrovato 2024, consentirà di fare un tuffo nell’anno Mille e dintorni, nel cuore del Medioevo.
I FALCONIERI DELL’IRNO: L’ARTE RICONOSCIUTA DALL’UNESCO
Alla Fiera interverranno “I Falconieri dell’Irno”, che con una trentina di rapaci, faranno apprezzare la bellezza degli uccelli acrobatici ed i voli imprevedibili che questi effettuano. Nel 2010 l’Unesco ha riconosciuto la Falconeria come Bene Immateriale dell’Umanità. Si tratta di un’arte che vide nel colto sovrano medievale Federico II di Svevia un grande estimatore, tanto da portarlo a scrivere un trattato che è ancora oggi un capolavoro: “Il de arte venandi cum avibus”, l’arte di cacciare con gli uccelli, che contempla le abitudini e le caratteristiche di centinaia di specie di uccelli ed è corredato da ricche miniature. Nel massimo rispetto degli animali. È bene, infatti, precisare che la didattica-dimostrazione di volo prevede simulazioni di caccia su finta preda e coinvolgimento del pubblico, sempre nel rispetto degli animali: tutti i rapaci sono legalmente detenuti, nati in cattività presso allevamenti controllati e denunciati al corpo forestale dello stato. Tra le specie che si potranno ammirare: Barbagianni, Gufo reale africano, Gufo reale bengalese, Poiana di Harris, Allocco della Malesia, Falco sacro, Aquila del Cile, Avvoltoio Collorosso.
IL CROCIFISSO IN SCENA.
Venerdì 26 e sabato 27 aprile, alle ore 19.00, all’aperto in Piazza Tempio di Pomona, ci sarà la possibilità di fruire della versione teatrale del racconto di Diego De Silva: “Angeli moralisti”. Con Ludovica Sguazzo e Cinzia Ugatti, per la Regia Andrea Carraro. Presso Apollonia Hub, invece, venerdì 26 aprile e sabato 27 aprile alle 20.15, va in scena ‘O cunto d’’o mago Barliario di Corradino Pellecchia – Regia: Andrea Carraro – Interprete Gaetano Fasanaro. Il 26 e 27 aprile, alle 18.30, presso l’Arco Catalano, Brunella Caputo e Davide Curzio daranno voce a “Trotula e la bellezza della donne”.
GLI APPROFONDIMENTI SULLA CULTURA DEL MEDIOEVO
Come già sperimentato con successo l’anno scorso, in occasione della Fiera ci saranno diversi approfondimenti culturali su Medioevo e dintorni. Una sezione fortemente voluta dal direttore artistico, Gianluca Foresi. Ecco alcuni dei temi affrontati con illustri relatori: “La Salerno dei re provenzali tra giullari, trovatori e tornei”; “Alla scoperta della chiesa di San Benedetto, ultima dimora del mago Barliario”;“La tradizione millenaria della Schola Salerni tra memoria e valorizzazione”; “L’ampio lunato Golfo di Salerno e il verde antico. Un viaggio tra giardini e orti terrazzati, fontane storiche e sorgenti dimenticate”. E poi ampio focus su “Il Calcio Storico Fiorentino”, con relatori che giungeranno direttamente dalla Toscana: David Bini – Presidente del Museo Fiorentina, Filippo Giovannelli – Direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, Dario Nardini – Antropologo culturale
MERCATI MEDIEVALI SI RADDOPPIA: POMONA E SANT’AGOSTINO
In Piazza Tempio di Pomona e piazza Sant’Agostino rivivranno gli appuntamenti della vita socio-commerciale del Medioevo: il mercato con merci e mestieri di un tempo: la distillazione dei profumi, la filatura della lana, il cestaio, la ceramica, le pietre antiche. Quest’anno con una novità, una strizzata all’economia locale con gli artigiani di oggi.
IL CIBO DI UN TEMPO E’ SERVITO IN TAVOLA
Come si mangiava nel Medioevo? Cosa si mangiava nel Medioevo? Per averne un assaggio, è il caso di dire, non resterà che recarsi in Piazza dei Barbuti per degustare una rivisitazione dei piatti della Taverna Medievale.
I GIOCHI QUOTIDIANI DEL MEDIOEVO
In piazza Abate Conforti, ci saranno i giochi medievali a cura di “Ochi et Meraviglie” di Monna Amneris e messer Diego. Giochi rigorosamente in ferro e legno, ricostruzioni accurate dei passatempi semplici e ingegnosi che si facevano intorno all’anno mille, coinvolgendo adulti e bambini in attività ludiche che richiedevano anche abilità logiche e consentivano di trascorrere il tempo in momenti di grande aggregazione. I giochi sono a fruizione gratuita.
A SCUOLA DI MEDIOEVO: LA STORIA NON E’ MAI STATA COSI’ CHIARA
Protagoniste anche le scuole, che renderanno più agevole e alla portata di tutti “il tuffo nel Medioevo”. Con il Convitto Nazionale T. Tasso, sede associata F. Trani, sarò proposto l’Artigianato locale in Piazza Tempio di Pomona. Dal canto suo, l’I.I.S. “B. Focaccia” – Salerno con Officine Dinamo, in largo Abate Conforti proporrà i Laboratori estemporanei di scrittura e disegno legati alla città medievale.
E poi ancora, lezioni pratiche di arte, con SGS Stand della scuola salernitana d’arte ceramica.
E poi Musei Aperti per i giorni della manifestazione, letture itineranti del libro “Passeggiate salernitane per bimbi curiosi” e tanto altro ancora.