Il cambiamento climatico e il riscaldamento delle acque del Mediterraneo stanno portando all’arrivo di fenomeni mai documentati. È il caso di milioni di meduse “Velella velella”, detta anche barchetta di San Pietro o di San Giovanni: sabato, residenti e turisti di Port de Sóller a Maiorca, hanno osservato una spiaggia in cui sono rimasti a riva milioni di meduse vela. Gli animali che pungono non sono pericolosi per l’uomo, ma se non vengono allontanati immediatamente, iniziano a puzzare. Non è solo un allarme sui pericoli dello squilibrio ecologico dovuto al cambiamento climatico, quello squilibrio è già in atto e provoca gravi danni all’economia. Oltre a pungere i nuotatori costano al paese circa milioni di euro all’anno in turismo perduto, intasando le reti da pesca, affermano le autorità. Per la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon in UK, si può sicuramente dire che il riscaldamento globale contribuisce a questi enormi sciami. Le meduse, che prosperano a temperature più elevate, competono per cibo e habitat con altre forme di vita marina. Secondo sempre l’esperta, la pesca eccessiva ha contribuito a sviare quella competizione a loro favore. “Una delle concasue è il Canale di Suez che ha permesso alle specie invasive di viaggiare dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo, dove ora ci sono 17 tipi di meduse, la maggior parte delle quali non velenose”, ha affermato.