BENEVENTO – All’enologo Angelo Pizzi è stato conferito il primo premio ‘Cav. Mennato Falluto’. La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato scorso al termine dell’interessante convegno ‘Aglianico, cuore pulsante del Taburno tra passato, presente e futuro’ moderato dal giornalista Vittorio Vallone dove sono intervenuti Anna Falluto dell’Azienda Vitivinicola ‘Cav. Mennato Falluto’, Ernesto Buono l’Enologo Aziendale, Carmine Fusco Presidente del Gal Taburno, Giampiero Rillo Presidente dell’Associazione ‘Aglianico del Taburno’, Libero Rillo Presidente del ‘Sannio Consorzio Tutela Vini’, Marino Scherillo Direttore UOC Cardiologia; Cardiologia Interventistica ed UTIC dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento e appunto l’enologo Angelo Pizzi. A portare i saluti ai presenti anche il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi e il docente dell’Unisannio, Ettore Varricchio.
Un momento inserito all’interno della terza edizione ‘Sorriso di Bacco – Festa del Novello 2023’ organizzata dall’azienda vitivinicola ‘Cavalier Mennato Falluto’ e che, anche quest’anno, ha riscosso un grandissimo successo. Infatti sono stati due giorni di eventi, musica, gastronomia e naturalmente ottimo vino con sold out sia a pranzo che a cena. Tornando all’appuntamento del convegno di sabato bisogna sottolineare che è stato un momento di vera ‘scuola di aglianico’ dato che è stata evidenziata l’importanza del territorio, del vitigno, della sua storicità e naturalmente del beneficio salutare che porta un bicchiere di aglianico a pranzo e a cena. Poi è stato affermato che il territorio ha un ruolo importante nel sistema climatico e in un presente con piogge intense, aumenta il rischio dell’erosione del suolo nei terreni agricoli, e la gestione sostenibile del territorio è un modo per proteggere le comunità dagli effetti dannosi di questa erosione e dalle frane. Quindi il territorio è una risorsa fondamentale, è sotto pressione da parte dei cambiamenti climatici, ma è anche parte della soluzione. Nel corso della serata sono state lanciate tante proposte ma con un’unica parola d’ordine: lavorare insieme ed in unità perché da soli non si va da nessuna parte. “Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno partecipato sia alla cerimonia del premio in memoria di nostro nonno che alla due giorni di festa – affermano Mino ed Anna Falluto -. Un grazie particolare agli illustri ospiti che hanno partecipato all’importante convegno nel corso del quale sono state evidenziate tante curiosità che ruotano intorno al vitigno aglianico. Tante le proposte lanciate che sicuramente prenderemo come consigli sia io che mio fratello, ma credo un po’ tutti i colleghi produttori vitivinicoli presenti e che ringrazio per la loro affettuosa partecipazione”. Sguardo sul premio: “Abbiamo pensato di conferire il primo premio ‘Cav Mennato Falluto’ al dottore Pizzi – continuano i fratelli Falluto – poiché oltre ad essere l’enologo storico di molte cantine del Taburno è stato colui il quale ha redatto la relazione tecnica per il conseguimento della DOC Taburno avvenuto il 26 ottobre 1986 con Decreto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Il premio lo abbiamo conferito al dottore Pizzi ma noi ringraziamo i tanti, anzi i tantissimi, che hanno da sempre portato in alto il nome di Torrecuso, dei vini del Taburno valorizzando il nostro meraviglioso territorio. Siamo già a lavoro per altri appuntamenti di promozione territoriale – annunciano Anna e Mino -, oggi abbiamo acceso i riflettori sull’Aglianico, uno dei vitigni più antichi e prestigiosi dell’Italia meridionale con una storia davvero affascinante, domani potremmo accendere i riflettori sulla falanghina, un vino molto antico originario delle pendici del Taburno, affermatosi come uno dei migliori e più apprezzati vini bianchi della regione Campania. Ricordiamo – concludono Anna e Mino Falluto – che per l’importanza e il pregio di queste uve, l’Associazione delle 800 Città del Vino “European Recevin”, nella sede del Parlamento Europeo, conferì al distretto territoriale ‘Sannio Falanghina’ il prestigioso riconoscimento di ‘Città Europea del Vino 2019’. Quindi avremo di che discutere”.