Allerta Salmonella del Centro europeo per il controllo delle malattie. L’ECDC lancia l’allarme sui molteplici focolai di pomodorini localizzando il batterio in 16 paesi europei. Dal 1 gennaio 2023 al 5 novembre 2024, 232 casi confermati di “Salmonella Strathcona ST2559′, sono stati identificati in Europa, secondo l’Agenzia europea. I paesi in cui è stato rilevato il batterio sono: Austria (33), Croazia (3), Repubblica Ceca (10), Danimarca (9), Estonia (1), Germania (62), Finlandia (3), Francia (23), Irlanda (1), Italia (67), Lussemburgo (2), Paesi Bassi (2), Norvegia (3), Slovacchia (5), Slovenia (2) e Svezia (6). Ventinove casi sono stati identificati anche nel Regno Unito. Secondo l’ECDC, tra i casi legati ai viaggi, il Paese più visitato è stato l’Italia. I focolai sono legati soprattutto al consumo di pomodorini siciliani, mentre le analisi molecolari hanno evidenziato una comune fonte di infezione del batterio. Il pomodoro ciliegino è stato identificato come vettore di infezione in diverse indagini epidemiologiche nazionali effettuate nell’ambito dei controlli effettuati. Le indagini epidemiologiche, microbiologiche e di tracciabilità hanno confermato che il mezzo di contaminazione è stato costituito da pomodorini provenienti dalla regione Sicilia. L’ECDC, Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, agenzia indipendente dell’Unione europea con lo scopo di rafforzare le difese dei paesi membri dell’Unione nei confronti delle malattie infettive, raccomanda ai paesi di continuare i controlli sistematici, concentrandosi sui pomodorini come possibile fonte di contaminazione. Si chiede ai cittadini e ai consumatori di osservare norme igieniche, come il lavaggio delle mani e un’accurata pulizia delle verdure, al fine di ridurre il rischio di contaminazione. Andrebbe indagato anche il ruolo dell’ambiente nella contaminazione dei pomodori, poiché il ceppo è stato rilevato anche in un animale della zona. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti dovrebbero essere condotte indagini per identificare la patogenesi della Salmonella Strathcona in Italia, compresa l’acqua di irrigazione, in modo che possano essere adottate misure correttive adeguate per fermare la diffusione della contaminazione e prevenire possibili nuovi focolai anche nel nostro Paese.