Secondo le analisi condotte da Kìron Partner SpA su base dati interna, a livello nazionale la durata media del mutuo passa da 26 anni del 2022 a 26,7 anni. Segmentando per fasce, emerge che l’82,8% dei mutui ha una durata compresa tra 21 e 30 anni (77% nel 2022) e il 17,2% si colloca nella fascia 10-20 anni (23% nel 2022), mentre i prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 restano residuali.

L’importo medio di mutuo erogato in Italia si attesta a 114.150 Euro, in diminuzione rispetto al 2022 (-0,5%).

In generale possiamo affermare che i mutui, in questo primo semestre 2023, hanno avuto importi più contenuti e durante più lunghe.

L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 94,5% del totale delle richieste (nel 2022 era del 94,4%), la seconda casa scende al 1,9% contro il 2,1% del 2022, sostituzione e surroga salgono al 2% rispetto al 1,8% dell’anno precedente.

Coloro che scelgono un finanziamento per costruzione e ristrutturazione rappresentano lo 0,6% e le restanti finalità di consolidamento o liquidità rappresentano solo lo 0,9% del totale.

 

L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nella prima parte del 2023 è di 39 anni (40 anni nel 2022) con una concentrazione nella fascia 18-34 del 38,2% rispetto al 32,5% del 2022, e nella fascia da 35-44 anni del 33,7% rispetto al 36,1% dello scorso anno.

Si può notare come le misure a vantaggio degli under 36 in Italia abbiano impattato sull’età media del mutuatario che è scesa anche in virtù dell’incremento della fascia d’età più giovane, 18-34 anni, oggetto delle agevolazioni.