Sicurezza, sostenibilità e restauro estetico i tre obiettivi principali degli interventi previsti sull’immobile di grande rilevanza storica e culturale acquistato dall’Inail nel 2015, che saranno illustrati in una conferenza stampa alla presenza del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.
ROMA – Lunedì 19 giugno, alle ore 16, il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, presenzierà a Roma alla conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione e restauro del complesso monumentale di grande rilevanza storica e culturale di piazzale degli Archivi, che dagli anni Cinquanta del Novecento ospita l’Archivio centrale dello Stato.
“L’Archivio centrale dello Stato – sottolinea il Ministro – è un pilastro della Nazione perché è il luogo dove è conservata la memoria della nostra storia. L’imponente progetto di restauro che prende il via garantirà la messa in sicurezza della struttura, delle componenti architettoniche e delle facciate”. Di particolare valore, precisa Sangiuliano, “è il lavoro previsto sugli ambienti e sui depositi, che permetterà di proteggere i preziosi documenti di eccezionale valore custoditi, capaci di trasmettere il senso profondo della nostra identità nazionale”. “L’importante progetto di restauro che oggi viene annunciato – spiega il sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale – si pone a coronamento di una serie di interventi di razionalizzazione e riqualificazione di alcuni spazi interni, come il nuovo museo sulla storia d’Italia intitolato ‘Lo scrigno della memoria’, realizzati per rendere l’Archivio un luogo più funzionale di ricerca e di studio, ma anche di dialogo con il territorio e la cittadinanza”.
Il complesso monumentale, passato sotto la proprietà dell’Inail nel 2015, è composto da tre edifici: quello centrale, dotato di uno scalone monumentale in travertino, e due laterali disposti in posizione simmetrica. Vincolato come bene culturale dal 2004, è soggetto alla disciplina del Codice dei Beni culturali, che ne regolamenta la conservazione degli elementi tipologici, formali e strutturali. Il progetto, affidato dall’Istituto a un gruppo di imprese specializzate con procedura a evidenza pubblica, prevede interventi di restauro e risanamento conservativo per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro e si svilupperà in due fasi, la prima riguardante la parte esterna dell’edificio e la seconda quella interna. Come evidenziato dal direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, “i tre obiettivi principali sono la sicurezza, la sostenibilità e il restauro estetico”. Gli interventi, infatti, “puntano a garantire la messa in sicurezza della struttura e delle componenti architettoniche, comprese le facciate, i solai e gli impianti tecnici, con particolare attenzione agli impianti antincendio, mentre la sicurezza sul cantiere sarà garantita attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative a basso impatto ambientale e un sistema di controllo degli accessi di maestranze e fornitori”. Il progetto di valorizzazione del complesso monumentale si impegna anche a seguire le nuove direttive in materia di Criteri ambientali minimi, come previsto dal decreto del Ministero della Transizione ecologica del 23 giugno 2022. Saranno adottate misure per l’efficientamento energetico, l’energy sharing e l’impiego di materiali ecosostenibili. “Il risparmio energetico – precisa a questo proposito Tardiola – sarà perseguito attraverso l’installazione di due impianti fotovoltaici sulla copertura dell’edificio centrale, a utilizzo dell’Archivio centrale dello Stato, e su quella dell’edificio sinistro, a servizio del palazzo adiacente che ospita la direzione generale dell’Inail”.
Il restauro estetico comprende interventi per ripristinare il corretto deflusso delle acque meteoriche, principale causa del degrado, oltre al consolidamento e alla pulizia dei rivestimenti lapidei delle facciate e della pavimentazione in marmette di graniglia. La sostituzione integrale dell’impianto di illuminazione con uno nuovo a basso consumo, che utilizza la modulazione dell’intensità e del colore della luce, consentirà di restituire il pregio e l’unicità della struttura architettonica. Il nuovo sistema di illuminazione, dal forte impatto emozionale, si inserisce nell’alveo dei progetti di riqualificazione urbana della piazza sulla quale affaccia l’intero complesso monumentale.
Il complesso monumentale, passato sotto la proprietà dell’Inail nel 2015, è composto da tre edifici: quello centrale, dotato di uno scalone monumentale in travertino, e due laterali disposti in posizione simmetrica. Vincolato come bene culturale dal 2004, è soggetto alla disciplina del Codice dei Beni culturali, che ne regolamenta la conservazione degli elementi tipologici, formali e strutturali. Il progetto, affidato dall’Istituto a un gruppo di imprese specializzate con procedura a evidenza pubblica, prevede interventi di restauro e risanamento conservativo per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro e si svilupperà in due fasi, la prima riguardante la parte esterna dell’edificio e la seconda quella interna. Come evidenziato dal direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, “i tre obiettivi principali sono la sicurezza, la sostenibilità e il restauro estetico”. Gli interventi, infatti, “puntano a garantire la messa in sicurezza della struttura e delle componenti architettoniche, comprese le facciate, i solai e gli impianti tecnici, con particolare attenzione agli impianti antincendio, mentre la sicurezza sul cantiere sarà garantita attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative a basso impatto ambientale e un sistema di controllo degli accessi di maestranze e fornitori”. Il progetto di valorizzazione del complesso monumentale si impegna anche a seguire le nuove direttive in materia di Criteri ambientali minimi, come previsto dal decreto del Ministero della Transizione ecologica del 23 giugno 2022. Saranno adottate misure per l’efficientamento energetico, l’energy sharing e l’impiego di materiali ecosostenibili. “Il risparmio energetico – precisa a questo proposito Tardiola – sarà perseguito attraverso l’installazione di due impianti fotovoltaici sulla copertura dell’edificio centrale, a utilizzo dell’Archivio centrale dello Stato, e su quella dell’edificio sinistro, a servizio del palazzo adiacente che ospita la direzione generale dell’Inail”.
Il restauro estetico comprende interventi per ripristinare il corretto deflusso delle acque meteoriche, principale causa del degrado, oltre al consolidamento e alla pulizia dei rivestimenti lapidei delle facciate e della pavimentazione in marmette di graniglia. La sostituzione integrale dell’impianto di illuminazione con uno nuovo a basso consumo, che utilizza la modulazione dell’intensità e del colore della luce, consentirà di restituire il pregio e l’unicità della struttura architettonica. Il nuovo sistema di illuminazione, dal forte impatto emozionale, si inserisce nell’alveo dei progetti di riqualificazione urbana della piazza sulla quale affaccia l’intero complesso monumentale.