Il Museo Jacquemart André di Parigi omaggia una donna e un’artista rivoluzionaria del panorama seicentesco con circa 40 dipinti. Artemisia Gentileschi, eroina dell’arte in un percorso di narrazione che tocca il suo vissuto personale e artistico. Dal 19 Marzo al 3 Agosto si potranno ammirare opere della sua genialità portate fuori dalle loro sedi abituali. Tra le opere da ammirare Susanna e i Vecchioni , prima tela firmata dall’artista e Il Ratto di Lucrezia, mai esposto fuori da Postdam(Germania).Quadri che riportano nel soggetto biblico e nel soggetto romano la vicenda biografica dell’artista. In Susanna e i Vecchioni Artemisia sceglie di porre l’ attenzione su i due uomini che infastidiscono Susanna sorpresa al bagno con sguardi e proposte lascive e i gesti di Susanna stessa che parlano da soli: l’ espressione di sdegno e le braccia poste in alto per proteggersi sembrano urlare “andate via!”. Nel Ratto di Lucrezia viene rappresentato il momento della violenza carnale. Episodi che l’artista conosce bene, essendo stata vittima di stupro all’età di 17 anni da parte del collega del padre Agostino Tassi. La giovane Artemisia ebbe il coraggio di denunciarlo affrontando un processo umiliante che si rivelò un nuovo abuso con accertamento fisico della sua verginità deflorata. Eccezionale per l’epoca la diciannove Gentileschi nel 1612 depose nel tribunale romano contro Tassi che venne esiliato dopo un processo durato sette mesi consacrandola come eroina femminista ante litteram. Dallo scrigno sui Lungarni Pisani di Palazzo Blu altri due dipinti protagonisti della mostra: “Clio, musa della storia” e “Il ritratto di Artemisia Gentileschi” di Simon Vouet. La presenza dei due dipinti pisani farà conoscere al mondo le opere della collezione permanente che fanno parte della Fondazione Pisa al museo di Palazzo Blu. In particolare “Clio, musa della storia”, datato 1632 ,è del periodo napoletano della pittrice dove abbandona il tema di scene narrative utilizzato fino allora per porre l’attenzione su un unico soggetto femminile , musa della storia e della fama, sorta di alter ego dell’artista stessa. La celebrazione di Artemisia non finisce a Parigi, a Napoli dopo 400 anni è ritornata la Maddalena nel suggestivo Complesso Monumentale di Santa Chiara. Fino al 30 Marzo si potrà ancora ammirare il dipinto che è tornato a brillare nella città dove è nato.