L’europarlamentare e segretario del Movimento Equità Territoriale: “Non chiamatelo Comitato per i Lep, ma Comitato Nemici del Sud”
BRUXELLES – “Lo hanno chiamato Clep (Comitato per i Lep, i Livelli essenziali di prestazione), ma sarebbe più coerente definirlo Comitato nemici del Sud. Lo ha nominato il ministro leghista Calderoli e si compone di 62 persone con una assoluta prevalenza, manco a dirlo, di membri con profonde radici nel Nord del Paese. Tra i componenti del Comitato nemici del Sud spiccano ben quattro uomini della squadra del governatore veneto Zaia che trattò le intese per l’autonomia differenziata nel 2018 e nel 2019. Quelle stesse intese che Gianfranco Viesti definì secessione dei ricchi”. Lo ha dichiarato l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità territoriale Piernicola Pedicini. “Non bastasse – prosegue Pedicini – di quello stesso team faceva parte anche la presidente della commissione tecnica fabbisogni standard. È nelle mani di questi personaggi che il Partito dei Governatori del Nord ha messo il futuro del Mezzogiorno d’Italia. Ora che l’autonomia non è più solo uno slogan elettorale, abbiamo il dovere di difendere il Sud, dando battaglia fino ad arrivare a una separazione, chiedendo nuove competenze e la restituzione dei mille miliardi di spesa pubblica sottrattici in un ventennio. Dobbiamo lavorare per un Mezzogiorno protezionista – conclude il segretario del MET – che tuteli le sue risorse e acquisti esclusivamente i suoi prodotti”.