L’europarlamentare Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale: “L’Ue boccia la riforma Calderoli con le motivazioni che ho illustrato in Commissione”
Bruxelles, 25 maggio – “L’Europa ha bocciato tutte le riforme a cui sta lavorando il Governo Meloni. In testa, quella sull’autonomia differenziata. Una bocciatura alla quale personalmente ho contribuito, dopo aver interrogato più volte i commissari europei, a partire da Gentiloni, e dopo aver illustrato puntualmente tutto quello che oggi la Commissione ha messo nero su bianco. È stata finalmente capovolta anche dall’Europa la narrazione di Calderoli e della Lega. Ora anche a Bruxelles si sono convinti che il blitz del partito dei governatori del Nord non farà affatto stare meglio le regioni che oggi stanno peggio. Anzi, avverrà esattamente il contrario”. Lo dichiara l’europarlamentare del gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini. “Il disegno di legge – spiega Pedicini – è stato smontato con le motivazioni che io stesso ho argomentato in questi mesi nelle audizioni con Gentiloni. Oggi anche la Commissione si chiede come sia possibile che l’autonomia sarà fatta a “costo zero” per lo Stato e, dunque, come si faranno a colmare i divari tra regioni ricche e quelle povere se lo Stato non deve metterci neppure un euro. Com’è possibile non aumentare i divari se alle regioni più ricche verrà data la possibilità di trattenere per sé il gettito fiscale maturato nel proprio territorio? Infine, se il ddl deve avvenire a invarianza di spesa, dove troveranno i soldi per garantire i livelli essenziali delle prestazioni? Insomma, la maschera è caduta del tutto. La falsa narrazione della Lega è stata smontata. Ora non resta che capire se davvero questo Governo intende portare avanti un progetto di riforma che affosserà definitivamente il Mezzogiorno d’Italia. In tal caso – conclude il segretario del MET – siamo pronti a chiedere la separazione dalle regioni del Nord e andare noi a trattare ai tavoli europei, dopo aver preteso la restituzione di mille miliardi di spesa pubblica sottrattici dalle regioni del Nord negli ultimi 20 anni”.