NAPOLI – La proposta della Città della musica e dello Sport, ormai trentennale, riparte da Carmine Attanasio, già per tre consiliature presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli e oggi Responsabile Ambiente dell’Accademia Qualità della Vita. “Gia trent’anni fa, racconta Attanasio,  durante la discussione e l’approvazione della Variante Occidentale che disegnava il futuro di Coroglio, dopo essere stato il primo firmatario dell’emendamento che decideva il parco di 120 ettari da realizzare a Coroglio proposi anche un emendamento con il quale si voleva realizzare un’Auditorium multimediale di 15.000 posti nella nuova area verde perimetrata dal piano nella convinzione che quel parco, come è stato, non lo avrebbe realizzato mai nessuno se dentro non si fosse messo un “motore economico”. Ma l’utopistica, ideologica e folle decisione di conservare ben sedici siti di cosiddetta archeologia industriale a ricordo delle lotte operaie è stata una decisione sbagliata perché per quello sarebbe bastato mantenere in piedi solo la bellissima ciminiera grande. “A me quelle strutture ricordano solo un disastro ambientale e la morte di migliaia di persone, sul lavoro e per gli effetti dell’inquinamento dell’area”.  “Ricordo che prima dell’approvazione in Consiglio fui avvicinato dall’ex assessore all’urbanistica Vezio De Lucia che mi comunicò che l’emendamento sarebbe stato accolto se si fosse tolto il numero dei posti all’auditorium da me proposto”. “Detto fatto, la base per realizzare La città della Musica, del Teatro, della Produzione Televisiva e Cinematografica fu demolita e dopo tanti anni realizzarono poi un auditorium di soli trecento posti, a mio parere ridicolo, alla cosiddetta Porta del Parco.” Oggi di fronte al “nulla assoluto” di trent’anni e alla discutibile proposta di recuperare la fatiscente acciaieria per fare un centro congressi, che si potrebbe fare in altri spazi della città, assieme al presidente dell’Accademia della Qualità della Vita Domenico Esposito ho deciso di avviare una vera e propria crociata per far comprendere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che qui si sta pensando al “nulla cosmico” e che non si ha visione di quello che veramente potrebbe produrre quest’area abbandonata: circa trentamila posti di lavoro diretti e indotti che si avrebbero applicando integralmente la nostra idea; una Città della Musica pensata come i grandi parchi di divertimento realizzati negli Stati Uniti che ogni giorno attraggono migliaia e migliaia di turisti. Questo consentirebbe la delocalizzazione senza traumi della popolazione dell’area in quanto tutto l’edificato diventerebbe ad uso ricezione turistica. Abbiamo preparato, concludono Attanasio ed Esposito, una dettagliata petizione popolare con la quale chiediamo di cambiare completamente rotta su Bagnoli per abbattere quindici siti di “munnezza industriale” e realizzare la Città dello Sport, della Musica, della cultura e del divertimento. Il progetto poi prevederebbe una cittadella dello Sport di venti ettari da ricavare all’interno del  parco per realizzare le strutture sportive che occorrano al Calcio Napoli al fine di diffondere la pratica sportiva tra i giovani e per dare più forza alla squadra che rappresenta Napoli nel Mondo e che, con i suoi successi negli ultimi venti anni, ha contribuito a diffondere il marchio Napoli con innegabili vantaggi per l’aumento dei flussi turistici.  Chiediamo il sostegno di tutti gli artisti della città e del presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis.

PETIZIONE POPOLARE

BAGNOLI CITTA’ DELLO SPORT, DELLA MUSICA, DELLA CULTURA E DEL DIVERTIMENTO

PREMESSO CHE; DA CIRCA 30 ANNI SI PARLA DEL RECUPERO PRODUTTIVO E AMBIENTALE DELLA EX AREA INDUSTRIALE DI BAGNOLI,

CONSIDERATO CHE;

AD OGGI, ALDILA’ DI UN AUDITORIUM DI SOLI 300 POSTI NON SI E’ REALIZZATO NULLA DI CONCRETO E CHE GLI ATTUALI PROGETTI PER COROGLIO NON PORTERANNO QUEI BENEFICI DI CUI LA CITTA’ NECESSITA

CONSIDERATO ANCORA;

CHE L’EMERGENZA SISMICA DEVE FAR RIVEDERE LA STRATEGIA EDILIZIA IN TUTTA L’ AREA FLEGREA RENDENDOLA APPETIBILE ALL’INDUSTRIA TURISTICA (ALBERGHI CASE VACANZE ETC) CON RESIDENTI OCCASIONALI FACILMENTE EVACUABILI IN CASO DI EMERGENZA. INFATTI CON QUESTO PROGETTO SI RIUSCIRA’ A RENDERE APPETIBILE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEI CITTADINI CHE VENDENDO BENE LE LORO CASE POTRANNO TRASFERIRSI SENZA ALCUN DANNO IN ALTRE ZONE PIU’ SICURE DELLA CITTA’

I SOTTOSCRITTI CITTADINI SOSTENGONO LA SEGUENTE IDEA PROGETTUALE PER BAGNOLI 

Realizzazione della Città della Musica e dello Sport a Coroglio, dove per legge, essendo ormai zona rossa, non si potranno mai realizzare case e strutture stanziali. Abbattimento di tutte le fatiscenti strutture della cosiddetta “archeologia industriale” per la memoria basterebbe conservare la ciminiera grande che, attraverso la realizzazione un ascensore interno potrebbe diventare un magnifico belvedere. Un progetto che dovrebbe rappresentare il volano di sviluppo di tutta l’area con al centro la realizzazione della Città della Musica, del Teatro, della Produzione Televisiva e Cinematografica. Il progetto poi prevederebbe una cittadella dello Sport di venti ettari da ricavare all’interno del  parco per realizzare le strutture sportive che occorrano al Calcio Napoli al fine di diffondere la pratica sportiva tra i giovani e per dare più forza alla squadra che rappresenta Napoli nel Mondo e che, con i suoi successi negli ultimi venti anni, ha contribuito a diffondere il marchio Napoli con innegabili vantaggi per l’aumento dei flussi turistici. Una Expo permanente sulla musica ed il teatro in ogni loro forma, padiglioni di tutti i paesi del Mondo con al centro “piazza Napoli”, con museo della Musica e del Teatro ed un grande auditorium multimediale e polifunzionale coperto di almeno quindicimila posti. Una struttura che dovrebbe ospitare rappresentazioni teatrali, musicali, televisive, cinematografiche e finanche sportive e congressuali, prevedendo anche una nuova sede Rai, sedi e studi per le televisioni e per le radio private presenti in città. Il tutto immerso in un grande parco tematico e dei divertimenti con migliaia di alberi, sale di registrazione, discoteche, palchi per rappresentazioni teatrali, negozi di souvenirs a tema, punti di ristoro, il tutto con spunti di “veracità partenopea” e “punti musica” di ogni genere dislocati dentro al grande parco di 120 ettari. Si dovrebbero poi delocalizzare tutti gli abitanti al di fuori di quella che è ormai zona rossa e abbattere tutte le vecchie case presenti in zona. Con le volumetrie cosidette sostitutive si dovrebbe realizzare: trenta alberghi di massimo tre piani nell’ex area Cementir, un porto turistico per piccole e grandi barche a vela con motore elettrico, un parco botanico e scientifico di dieci ettari alle spalle di Città della Scienza.  Nisida diverrebbe Oasi naturalistica, con accesso a pagamento, trasformando le attuale strutture in cemento presenti in loco in volumetrie ecologiche per ospitare alberghi e agriturismi. Infine si dovrebbe abbassare il grande pontile mantenendo la passeggiata a mare perché nei fatti è un elemento che deturpa il paesaggio. I collegamenti dovrebbero essere assicurati solo da mezzi ecologici (treni terminali, tram, piste ciclabili e funivia). I parcheggi per le auto dovrebbero  essere riservati solo agli invalidi e agli ospiti degli alberghi, anche per non intasare eventuali via di fuga. Per tutti bisognerebbe utilizzare i parcheggi d’interscambio già presenti allo stadio e nella Mostra d’Oltremare. La “Miniera Posillipo” per diventare tale prevede la necessità della riqualificazione immediata della parte finale di via Manzoni, prevedendo il collegamento della stessa con Coroglio attraverso la realizzazione di una funivia; la riqualificazione poi dell’area del Virgiliano, di via Boccaccio, del Capo Posillipo e dei “belvedere” presenti lungo il percorso che porta a Coroglio. Tutto il piano potrebbe generare per la città almeno trentamila posti di lavoro diretti e indotti.