NAPOLI – “La Zes Unica è una nuova opportunità, insieme al Ponte sullo Stretto, che sta portando il Meridione ad avere un ruolo centrale nel nostro Paese. Le precedenti otto Zes, slegate tra di loro, costituivano una visione abbastanza limitata del territorio.E’ necessario creare le condizioni idonee affinché la Zes Unica diventi una concreta realtà per le imprese. Tutti i cambiamenti necessitano di un momento di riflessione, anche quando sono partite le prime Zes regionali inizialmente sembravano farraginose. Siamo convinti che a determinate condizioni la Zes Unica potrà rappresentare una chiave di svolta per l’economia”. Lo ha detto Gianluca Cantalamessa, capogruppo della Lega in Commissione Industria a Palazzo Madama, che è intervenuto al convegno ‘ Zes Unica- Le nuove agevolazioni finanziarie per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno’ promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
“Dobbiamo immaginare una Zes molto allargata, probabilmente la più grande al mondo che coinvolgerà 2500 comuni e oltre 20 milioni di persone – ha sottolineare Marilena Nasti, consigliere delegato in Commissione Finanza agevolata e PNRR dell’Odcec – siamo in attesa dei decreti attuativi, serve chiarezza in merito ai settori che ne beneficeranno e soprattutto in che misura gli investimenti riusciranno a rivalutare e valorizzare il territorio del Mezzogiorno”.
L’auspicio di Giosy Romano, Commissario straordinario di Governo per la Zes Campania, è “che l’allargamento dei confini possa generare, in breve tempo, i medesimi effetti avuti in Campania dalla Zes regionale che ha prodotto 135 nuovi insediamenti industriali con un indotto in termini occupazionali di 8mila nuovi addetti per un totale di investimenti pari a 3 miliardi di euro”.
Per Riccardo Guarino, rappresentante della Presidenza del Consiglio per la Zes Campania, “il passaggio da Zes regionale a Zes unica rappresenta un’opportunità storica. Occorre proseguire il buon lavoro fatto finora, cercando di snellire alcuni processi ed evitare dubbi sull’interpretazione della territorialità. Il Sud può attrarre investitori, può sviluppare impresa e può creare nuovi posti di lavoro”.
Importante apertura da parte del coordinatore della Struttura di Missione ZES Capitolina, Antonio Caponetto, il quale durante il suo intervento ha manifestato l’intenzione di coinvolgere le varie categorie professionali e altre istituzioni interessate nel progetto ZES, al fine di assicurare la continuità con il precedente sistema ZES. Tale coordinamento mira a garantire che il nuovo sistema di autorizzazione unica per le imprese possa favorire rapidamente e in modo certo lo sviluppo di nuove attività produttive nelle regioni meridionali. La Struttura Centrale lavorerà in stretta collaborazione con i comuni, senza alcuna intenzione di sovrapporsi a essi, ma con l’obiettivo di generare un positivo impulso di sviluppo insito nel progetto dell’area ZES unificata.
“Il Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili esprime il suo pieno sostegno al coordinatore Caponetto nell’assicurare che il sistema ZES, con gli adeguati miglioramenti, possa effettivamente supportare le imprese del Mezzogiorno. È essenziale – ha affermato Antonio Repaci, consigliere nazionale del Cndcec con delega alla finanza agevolata – intervenire per far recepire alla classe politica la necessità di aumentare i finanziamenti e di concedere tempi più lunghi per la realizzazione degli investimenti. Le imprese hanno bisogno di un adeguato periodo di tempo per pianificare e attuare gli investimenti, utilizzando in maniera efficace i vantaggi offerti dalla ZES unificata. Si tratta di una sfida che dobbiamo affrontare tutti insieme”.
Angela Fragnelli, presidente Commissione Finanza agevolata e PNRR dell’Odcec di Napoli, dal canto suo, ha evidenziato che “il lavoro del commercialista è insostituibile, è il consulente strategico che consente alle aziende di accedere agli strumenti di finanza agevolata. Il nostro compito è quello di informare l’azienda e metterla in condizioni di poter utilizzare questo strumento nel miglior modo possibile”.
Nel corso dei lavori ha portato la sua testimonianza anche Felice Granisso (Ceo TeaTek).
Le conclusioni sono state affidate a Nunzio Strazzullo (commissione nazionale Finanza agevolata del Cndcec).