Entra nel vivo la seconda edizione del “Cilento Fest – Cinema e Borghi”, festival cinematografico per la promozione del cinema nazionale e internazionale legato al racconto dei paesi e delle aree interne, con la chiusura delle iscrizioni al concorso “Cinema e Borghi”, in cui a contendersi il primo premio di 2000 euro sono opere coerenti con un cinema legato ai paesi, a storie ambientate, o che si svolgono prevalentemente, in luoghi lontani dai grandi centri. Un gruppo di visione decreterà la rosa delle opere finaliste, da cui la direzione artistica sceglierà quella vincitrice. Dopo il successo della prima edizione, la manifestazione si terrà nel borgo di Perito dal 17 al 20 agosto 2023, quattro giorni di proiezioni, concerti, spettacoli esclusivi, mostre, presentazioni di libri, visite guidate, laboratori creativi e iniziative nel segno della dieta mediterranea, dell’artigianato e del turismo rurale. La direzione è di Max De Francesco, l’organizzazione è della società di editoria e produzione Iuppiter – in collaborazione con l’associazione culturale I Disinvolti, la Lama Film e la Pro Loco di Perito – la direzione artistica è formata dal produttore Gianluca Arcopinto, dal produttore e attore Cesare Apolito, dall’attore e autore Bruno Cariello e dal regista e sceneggiatore Andrea D’Ambrosio. Grande attesa per il programma completo del Cilento Fest – che sarà presentato e comunicato a fine luglio con tutti i nomi dei premiati e degli ospiti della cerimonia finale del 20 agosto – di cui diamo qualche anticipazione. Il Cilento Fest si aprirà il 17 agosto con lo show di Maurizio Lastrico – premiato l’anno scorso come migliore attore – dal titolo “Lasciate ogni menata, voi che entrate”, spettacolo “sold out” in tutta Italia, in cui l’attore genovese, attraverso il suo linguaggio sperimentale e i suoi celebri endecasillabi danteschi, mescolando il tono alto a quello basso, racconta il mondo dei bar, gli oratori delle parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di recitazione), la campagna e la città, gli incidenti quotidiani, il caos che annienta i rari momenti di relax. Il 18 agosto, invece, toccherà a Rocco Papaleo presentare il suo cinema “interiore” dei borghi con la proiezione del suo ultimo film “Scordato”, di cui è regista e attore nei panni di Orlando, accordatore di pianoforti che intraprende un viaggio nel passato dopo l’incontro con la fisioterapista Olga, interpretata da Giorgia, che gli chiede di vedere una sua foto da giovane per poter risolvere la sua contrattura “emotiva”. Due gli appuntamenti speciali in fase di organizzazione: “Viva Lina!”, tributo a Lina Wertmüller, con la partecipazione di Massimo Wertmüller e Yari Gugliucci, in cui si celebreranno i 60 anni del film “I Basilischi”, una delle opere simbolo della cinematografia dei paesi; “Perché di Troisi ce n’è uno solo”, serata nel segno di Massimo con la proiezione del film “Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone e l’incontro con la sceneggiatrice e scrittrice Anna Pavignano. Non mancherà il connubio cinema e musica con lo spettacolo “Ciak si ascolta” del soprano internazionale Desire Capaldo che, con il maestro Gabriele Pezone farà rivivere la magia delle colonne sonore di Ennio Morricone e dei grandi compositori di musiche per film, in un racconto tra note, immagini e parole condotto dallo storico del cinema Marco Grossi. Tra le novità di quest’anno il progetto “Il cibo dell’anima”, che prevede eventi collaterali sulla cultura del gusto identitario e l’educazione alimentare e l’Area Anfiteatro del Villaggio Cilento Fest che, dopo mezzanotte, si trasformerà in una discoteca all’aperto con una programmazione di “dance movie” che ripercorrerà l’evoluzione della musica, dagli anni ’60 fino ai nostri giorni, con un occhio di riguardo alle canzoni del cinema. «Stiamo lavorando a un programma di emozioni in linea con la cinematografia dell’Italia interna e interiore, convinti più che mai in un progetto, diventato realtà l’anno scorso, che va “oltre l’evento”, attraverso la creazione d’iniziative che superino le stagioni, vivano di continuità operativa e lascino sul territorio opere concrete ed energia tra le nuove generazioni – ha dichiarato Max De Francesco, ideatore della kermesse –. Stiamo riscontrando un grande sostegno dei privati, un’entusiasmante mobilitazione dei giovani cilentani e soprattutto è bello sapere che stiamo alimentando il cosiddetto turismo di ritorno: in tanti stanno cambiando le loro vacanze per ritornare in paese, per vivere il Cilento Fest che non è solo un’esperienza culturale ma è sopratutto l’occasione per ritrovarsi nei luoghi dell’anima e condividerne radici, storie e passioni.