C’è il delicato e complesso rapporto tra profitto e sostenibilità al centro del film vincitore della terza edizione del PMFF, il Pianeta Mare Film Festival Internazionale di Napoli, il primo Festival cinematografico italiano interamente dedicato al mare e ai temi ambientali e della biodiversità. Si tratta di “Vista Mare” dei registi italiani Julia Gutweniger e Florian Kofler, comuni natali a Merano, tra i monti della Val Passiria e coppia felice anche nella vita. Proprio per le ragioni di organizzazione familiare c’era solo Florian Kofler, col suo viso timido ed emozionato alla Jannik Sinner, a ritirare il premio nella serata finale del PMFF celebrata al Museo Darwin Dohrn, il luogo dove nel 2002 è nato il Pianeta Mare Film Festival.
Da allora un biennio di grande crescita con i numeri della terza edizione a testimoniare una formula di grande successo e partecipazione: quasi 40 film in totale nelle diverse sezioni, con ben 24 Paesi rappresentati da tutto il mondo, oltre duemila studenti in presenza nelle quattro giornate di proiezioni e oltre 10mila interazioni social (anche internazionali) sui canali del PMFF.
Un successo unanime quest’anno quello di “Vista mare” che ha messo d’accordo la prestigiosa Giuria di qualità presieduta da Gianni Canova e composta da Lajal Andreoletti, Sofía Brockenshire, Valerio Caprara, Massimo Pronioe Teresa Saponangelo e la Giuria giovani presieduta da Gina Annunziata e Antonio Borrelli. Al centro del film vincitore un viaggio sfaccettato nel mondo dei lavoratori della filiera turistica del mare italiano del nord Adriatico (da Jesolo a Riccione) con l’obiettivo di interrogarsi su un concetto chiave dello sviluppo economico: il rapporto complesso tra profitto e sostenibilità, spesso sospeso tra conflitto e sinergia.
“Immerse nell’acqua salmastra di una laguna indiana la cui biodiversità potrebbe venire stravolta, le protagoniste aiutano senza sicumera ideologica lo spettatore a comprendere come devastare le civiltà, i mestieri, le risorse tradizionali non sia mai la scelta giusta per lo sviluppo economico”. Con questa motivazione la Giuria di qualità ha premiato come vincitore del PMFF 2024 nella sezione Cortometraggi Virundhu del regista indiano Rishi Chandna, la bellissima storia delle pescatrici del lago Pulicat, la più grande laguna di acqua salmastra del sud dell’India, che nel 2021 organizzarono un sontuoso banchetto per politici locali con lo scopo di dissuaderli dal costruire un enorme porto che avrebbe inesorabilmente distrutto la ricca biodiversità di quell’area.
La menzione speciale per “Flegrea, un futuro per Bagnoli”
Tante le menzioni speciali per i film in concorso ma anche per i film proiettati fuori concorso come il docufilm “Flegrea, un futuro per Bagnoli” del giovane regista napoletano (proprio di Bagnoli) Stefano Romano, che ha ricevuto la menzione speciale assegnata da Max Mizzau Perczel, presidente dell’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn, anima fondatrice del PMMF. Una menzione speciale assegnata per l’interpretazione della giovane napoletana Federica Barreca“per la capacità sincera ed emozionante di raccontare e interpretare, senza aver studiato recitazione né essere un’attrice professionista, la frustrazione e le speranze di tanti giovani in un territorio bagnato dal mare e avvelenato dall’inquinamento industriale”.
Due giovani delle Università di Napoli e Catania vincitori del Concorso di “Supercorti con smartphone”
Anche quest’anno fiore all’occhiello della vocazione alla divulgazione scientifica e culturale del PMFF si è rivelato il Laboratorio Creativo di Videomaking diretto dal regista Valerio Ferrara, in collaborazione con il Media Lab dell’Università Parthenope diretto da Maria Luisa Iavarone, che ha ospitato a Napoli, con suggestivi pernottamenti nelle barche a vela dell’associazione Scugnizzi a vela fondata da Stefano Lanfranco, venti giovani studenti registi e videomaker provenienti dalle Università e dalle Accademie di cinema di tutta Italia e non solo.
Con il corto “Sott/Ngopp” hanno vinto il Concorso di “Supercorti con smartphone” del Laboratorio creativo del PMFF il napoletano Nunzio Di Girolamo e il catanese Francesco Di Grazia che testimoniano la riuscita del connubio tra le diverse discipline accademiche su cui si fonda il Laboratorio: il primo studia Discipline dello spettacolo all’Università di Napoli Federico II e il secondo Scienze naturali all’Università di Catania. Ai due vincitori il PMFF concederà anche la grande opportunità di entrare a far parte del nuovo film realizzato dalla regista e produttrice Antonietta De Lillo.
“Il crescente successo di partecipazione dei giovani, con vesti e formule diverse, al PMMF – sottolinea il presidente del Festival e della Fondazione Dohrn, Ferdinando Boero – ci stimola a confermare sin da subito l’impegno per una quarta edizione che allarghi ulteriormente i luoghi di partecipazione per ampia sempre di più i canali di divulgazione delle tematiche ambientali che il PMFF porta avanti per il futuro del pianeta”.