“Ci sono parecchie perplessità sulla riforma del Codice della Strada che è stata presentata. Sicuramente sono stati introdotti alcuni aspetti positivi, come il contrasto all’alcool. Voglio ricordare che la nuova normativa prevederà l’innalzamento delle sanzioni per chi si mette alla guida ubriaco, e nei casi di recidiva anche l’installazione dell’alcolock nella macchina a spese dell’ebbro. Per tutto ciò però ancora si deve aspettare l’attuazione dei decreti, che non si sa se e quando usciranno. E tutto questo vale anche per le misure di contrasto agli stupefacenti”. Commenta così ai microfoni di Radio Cusano la nuova riforma per il CDS il presidente ASAPS (associazione sostenitori amici polizia stradale) Giordano Biserni, intervenendo nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi. E prosegue “Altro aspetto molto importante introdotto, che ne dicano le aziende di monopattini, è l’obbligo di assicurazione e di targa su questi veicoli, con l’imposizione ulteriore del casco per i maggiorenni. Le società di noleggio assicurano già i loro mezzi che hanno anche la targa, ma chi invece ne fa uso in proprio non tutela sé stesso e nemmeno gli altri utenti della strada che invece sono assicurati”. Biserni si sofferma poi sulle possibili problematiche che questa riforma prevede “Ciò che ci lascia più perplessi è la limitazione nell’utilizzo degli strumenti di velocità: tutor e autovelox. Faccio un esempio-spiega- con questo procedimento se si volesse trasformare una parte della città di Roma in zona 30 come fatto già a Bologna, non sarebbe possibile collocare un autovelox per controllare che il limite di velocità venga rispettato. Ma d’altra parte non mi aspetto nulla di diverso da un paese che ha celebrato Fleximan, autore di atti vandalici agli autovelox, come un eroe. E tengo a dire che le prime manifestazioni di assenso venivano proprio dalle istituzioni, che parlavano di truffe degli autovelox, quando l’Aci è la prima a dirci che i morti su strada aumentano del 4%. Solo la scorsa settimana-chiosa Biserni- abbiamo riscontrato 18 morti pedonali su strada, un dato sconcertante”.
Il presidente ASAPS termina il proprio intervento analizzando le contraddizioni presenti nella riforma “Il fatto è che la riforma è durissima su temi come le droghe e l’alcool ma poi non c’è attenzione sulla velocità, che è l’aspetto cardine per quanto riguarda gli incidenti. Bisogna capire-conclude Biserni- che il problema dei problemi è uno solo. Possiamo fare tutte le riforme che vogliamo, ma se non vengono implementati i controlli non servirà a nulla. Nemmeno l’accertamento a distanza per l’uso del cellulare alla guida è passato. Tutto ciò è folle”.