La filiera del latte bufalino e la Mozzarella di bufala devono essere uno strumento di unione per l’agricoltura regionale e non di divisione. Per questo la Coldiretti Campania continua l’intensa attività di monitoraggio delle criticità allo scopo di denunciare le storture favorendo allevatori, produttori e ovviamente i consumatori finali. Tuttavia, non mancano ostacoli e soprattutto chi cerca di sovrapporsi con chiacchiere nel vano tentativo di strappare consensi.
Non a caso l’anno 2025 si è aperto con un importante incontro con il commissario nazionale all’emergenza brucellosi Nicola D’Alterio. L’incontro di Pastorano ha sottolineato il calo dell’incidenza e dei focolai e l’importanza di continuare a seguire le linee guida in termini di prevenzione e di bonifica dei canali.
Altro tema, da sempre sull’agenda, è quello della lotta alle pratiche sleali. Anche qui il percorso parte da lontano. Nel maggio del 2024 la Coldiretti Campania ha richiesto all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici i dati sulla tracciabilità del latte non dop e al Dqa quelli del latte dop. Dopo qualche giorno entrambi gli istituti hanno risposto con i dati di produzione relativi agli ultimi due anni di produzione.
Elaborati i dati e verificata la presenza di latte concentrato, dannoso per il prezzo del latte, è stato richiesto un incontro all’Icqrf di Napoli. Un passo utile per verificare l’opportunità dell’avvio di una denuncia per pratiche sleali alle aziende che unilateralmente disdicevano i contratti con gli allevatori per fare scendere il prezzo del latte.
In momenti come questi, gli allevatori non possono essere lasciati soli ma vanno tutelati aiutandoli a vedere rispettati i contratti e il prezzo del latte. E’ sempre opportuno ricordare che qualsiasi azione di modifica va concertata con gli allevatori e in presenza delle stesse organizzazioni, come previsto dalla norma sulle pratiche sleali D.Lgs. n. 198/2021.
In data 27 agosto 2024 avviene l’incontro richiesto alla regione Campania per discutere i dati emersi lungo questo percorso. Un incontro al quale hanno partecipato anche i maggiori esponenti della filiera bufalina. Su questo tema il 1 ottobre viene convocato un secondo tavolo tecnico che fissa i dati emersi.
Il 16 ottobre in un affollato incontro a Castelvolturno la Coldiretti Caserta illustra ai soci e alle autorità presenti i dati della tracciabilità sia del latte dop che dell’altro. Denunciando l’aumento della presenza del latte concentrato colpevole, come noto, di arrecare danno al prezzo del latte.
Si arriva al 3 dicembre nuovo incontro ad Altavilla Silentina chiamato: “Operazione Verità”. In questa occasione emerge una presenza rilevante di latte concentrato nelle celle dei produttori. Una notizia che porta diritto alla nuova azione intrapresa qualche giorno fa per tutelare i produttori di Mozzarella di bufala non dop, mettendo un deciso freno all’uso del latte concentrato, determinante per difendere proprio il prezzo della materia prima.
Un percorso che ribadisce la qualità della strada tracciata in difesa dell’interesse degli allevatori, dei caseifici e del consumatore finale. La Coldiretti Campania continua a non prendere lezioni da nessuno ed a rispondere con i fatti e con le azioni a quanti cercano visibilità arrecando invece disturbo.