Il 1° febbraio 2025, alle ore 18.00, il maestoso Duomo di Napoli ospiterà un evento straordinario: il Concerto per la Pace. Promosso dalla Regione Campania, in collaborazione con la Fondazione Campania Festival, la Curia di Napoli e Anteprima, questo evento si propone di lanciare un messaggio universale di fratellanza e speranza nell’anno del Giubileo, unendo popoli e culture attraverso il linguaggio senza confini della musica.
Napoli, città che nel 1943 si è distinta per il coraggio delle sue “Quattro Giornate”, torna a farsi simbolo di libertà e solidarietà. La sua storia millenaria, arricchita dall’incontro di civiltà diverse, rende questa città il luogo ideale per ribadire con forza l’importanza della pace in un mondo dilaniato da conflitti.
Il Concerto per la pace porterà sul palco artisti provenienti da paesi oggi segnati da gravi conflitti, come Ucraina, Russia, Palestina, Israele e Iran. Tra questi: Noa (Israele) e Miriam Toukan (Palestina), simbolo di dialogo e collaborazione. Il violinista russo – ungherese, nato in Ucraina, Graf Mourja e la pianista Nina Solodovnikova (Russia), che si esibirà con il tenore campano Giuseppe Talamo. Le giovani pianiste ucraine Diana e Danielle Dvalishvili, un inno alla resilienza delle nuove generazioni. Il gruppo multiculturale Sistanagila, che unisce artisti iraniani e israeliani.
Ad arricchire il programma, il talento italiano di artisti come Lina Sastri, Enzo Avitabile, Irene Grandi, Ermal Meta, Tosca, Amara, il Maestro e Direttore d’orchestra Carlo Guaitoli e le orchestre Sanitansamble e Scarlatti Young, che incarnano il legame tra tradizione e innovazione. A conclusione della serata verrà proiettato il video di una grande star internazionale come Sting, da sempre sensibile ai temi ambientali e umanitari.
Condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, con il supporto di contributi giornalistici a cura di Carmen Lasorella e Claudia Conte, interventi storici di Maurizio De Giovanni, il concerto che si avvale della regia teatrale di Massimo Venturiello, sarà molto più di un evento musicale. Sarà un momento di riflessione, un grido corale contro la violenza e la guerra, un invito a costruire ponti laddove oggi si ergono muri.
Il curatore artistico Francesco Cicchella, in collaborazione con la Fondazione Campania Festival, diretta da Ruggero Cappuccio, ha ideato una serata che trasforma le note in simboli di speranza, dimostrando come l’arte possa superare ogni barriera culturale e politica. In un periodo in cui il mondo appare diviso, il Concerto per la Pace di Napoli vuole dimostrare che l’unione è possibile. Le voci e gli strumenti che risuoneranno nel Duomo il 1° febbraio non saranno solo musica, ma una preghiera per un futuro più giusto e pacifico.