“Manfredi è stato eletto da sei mesi sindaco di Napoli. Tre atti hanno caratterizzato di fatto sinora la sua giunta: l’aumento degli stipendi, l’ordinanza repressiva flop sulla movida e il patto per Napoli, in cui si ha la definitiva prova che i soldi alla nostra amministrazione non li hanno dati deliberatamente e per sfregio politico e che oggi li mandano, ma con il trucco, perché Napoli viene messa sotto tutela dal Governo e il conto lo pagherà il popolo con l’aumento delle tasse (IRPEF in primis).Ci sarà bisogno di un controllo popolare per verificare come verranno spesi questi soldi e quelli del PNRR: se nell’interesse della città e del popolo oppure di un potere che vuole imporre restaurazione e dividersi il bottino. ” scrive oggi Luigi de Magistris. “Quello che però non è consentito, per onestà intellettuale ed amore della verità, che la giunta Manfredi si intesti opere e servizi che sono invece frutto della nostra azione amministrativa. Questa operazione di propaganda menzognera va respinta: dai lavori terminati in galleria Vittoria, alla piantumazione degli alberi, da piazza Municipio a piazza della Repubblica, dall’Ipogeo sotto piazza Plebiscito ai treni della metro. E potrei continuare. Su queste opere abbiamo buttato il sangue, trovato i soldi, fatto delibere, indetto ed aggiudicato gare e appalti, aperto e finito cantieri. Si sta realizzando compiutamente ciò che abbiamo reso realizzabile, nonostante non di rado ritardi poco chiari, ostruzionismi evidenti, fino addirittura al mai chiarito del tutto incidente del primo treno nuovo della metropolitana il giorno prima, guarda caso, della sua entrata in servizio per gli utenti. ” incalza l’ex Sindaco di Napoli. “Vorremmo allora cominciare a sapere qual è la visione di città della giunta Manfredi e quali saranno gli atti propri della sua amministrazione. E sarebbe consigliabile evitare anche di sparare sugli atti amministrativi di chi li ha preceduti perché hanno anche mantenuto in Comune quasi tutti i soldati che hanno combattuto insieme a noi. Altrimenti è come se in qualche modo si sparassero addosso, ed il boomerang politico fa male.” conclude de Magistris