A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, allenatore ed ex calciatore di Napoli ed Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
In merito alla gara di lunedì sera tra Bologna e Napoli, secondo lei si è trattato di due punti persi per il Napoli oppure di un punto guadagnato?
“È stato un punto importante. In questo momento il Bologna è, secondo me, la squadra più in forma del campionato. Poche squadre riusciranno a fare risultato a Bologna, almeno finché manterranno questa condizione fisica. Quindi penso che il Napoli abbia conquistato un punto prezioso.”
Secondo lei, quando e dove il Napoli potrebbe recuperare qualche punto sull’Inter?
“Il Napoli deve proseguire il percorso che stava facendo fin dall’inizio della stagione. Non dobbiamo dimenticare che l’anno scorso ha fatto un campionato pessimo. Certo, sono andati via due giocatori importanti che hanno scritto la storia recente di questo club, ovvero Kvaratskhelia e Osimhen. Però il Napoli ha continuato a essere protagonista, mentre l’Inter ha dimostrato di avere una rosa forte, con qualità nei calciatori, nell’organizzazione e nel gioco. Sarà un duello fino alla fine. Il Napoli, per sperare, deve vincerle tutte e sperare che l’Inter commetta qualche passo falso. Il destino purtroppo, ora, non è più nelle mani del Napoli, però, ripeto, questo Napoli ha dimostrato grande carattere. Ha giocato un campionato di altissimo livello e la stagione non è ancora finita. Sarà una lotta a due fino alla fine.”
Cosa è cambiato che ha permesso all’Inter di superare il Napoli e, al contempo, al Napoli di calare drasticamente?
“Tutte le squadre, durante il campionato, attraversano momenti di flessione. Il Napoli ha perso punti in partite come quella con il Venezia, dove poteva sicuramente ottenere di più. Ma alla fine tutto si bilancia. È il campionato, è fatto così. E comunque resta un campionato bellissimo, anche per la corsa alla Champions. Non ricordo a memoria d’uomo un torneo così incerto per l’accesso alla Champions League, e questo dimostra che il nostro campionato si sta livellando verso l’alto. È un segnale importante.”
Nella prossima giornata, l’Inter ospiterà il Cagliari e il Napoli l’Empoli: due squadre che lottano per la salvezza. Secondo lei, chi tra Inter e Napoli ha la sfida più ostica?
“Parliamo di due squadre, Cagliari ed Empoli, che devono salvarsi. Quindi sono avversari molto pericolosi, perché daranno il massimo per raggiungere il loro obiettivo. Sulla carta, Inter e Napoli dovrebbero avere la meglio, non dico facilmente, perché nel nostro campionato non esistono partite semplici. Però devono vincere. Detto questo, sono partite dove hai tanto da perdere e poco da guadagnare. Vincere contro l’Empoli o il Cagliari non è mai scontato, quindi sono gare insidiose per entrambe.”
Il risultato di Bayern-Inter mette i nerazzurri con un piede in semifinale?
“No, secondo me no. Il Bayern è una squadra molto forte, soprattutto in casa, con un ambiente caldissimo. Ma la vittoria dell’Inter dimostra la loro forza, la loro determinazione e la mentalità di non accontentarsi. Hanno subito il pareggio in una bolgia infernale, ma sono riusciti a portare via tre punti: questo ti fa capire quanto siano solidi. Inzaghi sta facendo un lavoro importante, e Lautaro si sta dimostrando un vero leader: oltre al gol, recupera palloni e si mette continuamente a disposizione della squadra. È un’Inter che può arrivare fino in fondo.”
Se l’Inter dovesse raggiungere almeno la finale di Champions League, Lautaro Martinez avrebbe possibilità concrete di vincere il Pallone d’Oro?
“Sta facendo una stagione straordinaria, segna tanto ed è entrato a pieno titolo nel club dei grandi calciatori. Se dovesse vincere la Champions, sarebbe sicuramente un elemento in più a suo favore per il Pallone d’Oro.”
Il Napoli, con una prima punta più prolifica, avrebbe potuto fare qualcosa in più quest’anno?
“Sì, per certi versi sì. Però bisogna dire che il gioco di Conte porta a finalizzare con tanti giocatori, non solo con la prima punta. Lukaku è uno che fa reparto da solo, tiene palla, apre spazi. Ma il gioco di Conte valorizza anche centrocampisti e esterni. Detto ciò, se vuoi puntare a grandi obiettivi, una prima punta deve comunque andare in doppia cifra. Su questo non ci sono dubbi.”
Il Napoli merita di vincere lo Scudetto?
“Sì, lo merita per il percorso incredibile che ha fatto. Hanno giocatori importanti, ma soprattutto hanno trovato una quadra. Lo meritano anche per il pubblico straordinario che li sostiene. Meritano il successo, non solo per quello che hanno fatto in campo, ma anche per come sono riusciti a superare ostacoli importanti, come la cessione di Kvaratskhelia.”