Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Anche la matematica dà torto al Napoli che al Maradona riteneva con 11titolari, 11, di poter cambiare il prodotto negativo della performance all’ Olimpico in Coppa Italia. Niente da fare, la Lazio ha vinto anche a Napoli, ed è la terza volta in tre stagioni, con pieno merito e soprattutto dimostrandosi più forte, nei singoli e come squadra, di un Napoli senza nerbo, impaurito, che dopo la traversa di Dele-Bashiru è svanito come un ectoplasma consegnandosi tatticamente ad una Lazio superiore in ogni zona del campo.
In quattro giorni Baroni ha incartato il Napoli e Conte senza che il tecnico di Lecce possa accampare alcun alibi. Giovedì sera era andata in campo una formazione provvisoria, senza minutaggio per molti azzurri, ma almeno una squadra viva, volenterosa che ha cercato di ribattere sempre ai gol laziali nati spesso da errori di singoli poco adusi a giocare…Ma ieri al Maradona ci si aspettava un Napoli cattivo, cinico, come a Torino, invece la squadra dopo un primo tempo da noia, giocato limitandosi ad un mero controllo della gara senza acuti offensivi di rilievo, nella ripresa ha provato a venire fuori timidamente fino alla traversa laziale che ha in pratica cambiato l’ inerzia della gara a completo vantaggio degli uomini di Baroni. Squadra organizzata, decisa, forte anche nelle individualità quella biancoceleste che dopo la sconfitta di Parma ha dimostrato personalità, concretezza e idee chiare sul come creare gioco e pericoli agli avversari. Conte dopo Torino aveva detto che se la squadra dovesse entrare in Europa si sarebbe dovuta rinforzare adeguatamente( cioè con almeno 4 titolarissimi di peso e qualità! ndr.), chiosando: “E questo il presidente lo deve sapere”. Dopo la sconfitta in Coppa ha fatto capire a chi di dovere( sempre ad Aurelio de Laurentiis ndr.)che le seconde linee in almeno sette giocatori non erano all’ altezza degli undici titolari…Quanti giocatori dovrà comprare ADL per un Napoli Europeo? La domanda sorge spontanea ma la prima risposta, a nostro sommesso avviso la deve dare proprio Conte. Nessuno gli chiede un gioco spumeggiante e una superiorità schiacciante ma vedere una squadra che balbetta calcio senza convinzione e con errori puerili negli ultimi venti metri sembra davvero che ci sia un’ involuzione imprevista e imprevedibile. Il colpo è davvero brutto da assorbire e bisognerà capire se Conte riuscirà a fare resettare subito al gruppo la doppia scoppola. E bisognerà capire pure cosa penserà de Laurentiis della prestazione senza acuti dei titolarissimi!!
Conte deve alzare il livello agonistico e d’ attenzione della squadra in partite dove non basta la pazienza, l’ attesa e la fisicità ma servono convinzione, aggressività e capacità di lettura della gara in grado di fare cambiare modo di giocare e fronteggiare l’ avversario alla sua squadra. In certi casi, a nostro avviso, non serve cambiare 10 o 11 calciatori pensanti per rinforzare una squadra quanto piuttosto gestire al meglio il gruppo che si allena concedendogli stima e fiducia reale. Forse, anche per Conte, aver lasciato il primo posto, può diventare un vantaggio in primis sotto l’ aspetto mentale. Sotto l’ aspetto tecnico-tattico tocca al tecnico trovare i rimedi e i correttivi necessari per ritrovare il Napoli migliore.