Domani Conferenza Stampa a Caserta nella sede della CNA

Su invito della Rete degli allevatori di Bufala dell’Associazione Pastori e Allevatori di Altragricoltura CSSA (la Confederazione Sindacale per la Sovranità Alimentare) si tiene questa sera 4 novembre alle 18.30 la riunione organizzativa congiunta con il Coordinamento Unitario Salviamo le Bufale e la CNA Nord Campania per fare il punto sulle iniziative della mobilitazione aperta nelle scorse settimane.

A tema dell’incontro la valutazione di quanto già messo in campo e il confronto sul documento rivendicativo con la piattaforma di richieste agli industriali del latte ed alle Istituzioni (Regione Campania e Governo Nazionale) e le iniziative già avviate in sede legale.

Il documento rivendicativo sul prezzo del latte e per il rilancio della filiera della mozzarella DOP e l’agenda delle ulteriori iniziative di mobilitazione sarà presentato domani 5 novembre alle ore 11.30 in conferenza stampa a Caserta presso la sede della CNA in Via Carlo Santagata, 19. Seguiranno i link per seguirla anche da remoto.

Obiettivo dell’incontro di questa sera 4 novembre (ore 18,30 alla Nuova Cucina Organizzata di Casal di Principe), come annunciato nei giorni scorsi, è quello di confrontare le posizioni fra allevatori, trasformatori artigianali e associazioni dei cittadini consumatori di fronte all’attacco sempre più evidente che la filiera intera di piccoli e medi produttori sta sopportando dalla speculazione e dal venire avanti, in particolare, da pratiche aggressive delle multinazionali del latte, dalla grande distribuzione e della trasformazione industriale.

In preparazione della riunione organizzativa di questa sera nella giornata di oggi si terranno a Napoli incontri per preparare l’appuntamento degli Stati Generali in Difesa della Mozzarella di Bufala in previsione intorno alla metà di novembre nel capoluogo campano.

A tema dell’incontro, anche, la situazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella DOP, le cui gravi responsabilità sono, ormai, conclamate e per cui si impone una verifica sulle iniziative messe in campo, sulla gestione di un Ente che avrebbe dovuto tutelare un patrimonio valore di una intera comunità grazie ad un disciplinare nato per garantire una produzione di territorio.

“E’ arrivato il momento di una valutazione e un bilancio e occorre un ripensamento strategico sulla funzione e le modalità di gestione del Consorzio di Tutela anche per evitare che si confondano i mezzi con i fini: se qualcuno pensa che per risolvere i problemi di investimenti sbagliati dell’industria sui mercati internazionali si possa mettere mano a modifiche del disciplinare per favorire modalità produttive che dequalificano il prodotto o snaturano la sua natura (vedi fusori o congelamento) magari coltivando l’idea di sfondare l’area DOP allargandola a territori non compresi nella sua naturale territorializzazione, può toglierselo dalla testa –sostiene l’organizzazione.

“Il Consorzio e il suo management – continua Altragricoltura CSSA – dica chiaramente quale mozzarella difende, dismetta qualsiasi tentazione di inseguire pressioni speculative allargando le maglie dei vincoli previsti dal disciplinare e metta in campo, per quanto gli compete, un serio piano di rilancio di un settore fondato storicamente sull’allevamento di territorio e sulla trasformazione artigianale”.