“Nel momento in cui l’intenzione del regime russo di proseguire l’aggressione contro l’Ucraina fino alle estreme conseguenze appare sempre più chiara a causa dell’impossibilità, da parte sua, di sopravvivere ad una sconfitta, l’unica cosa che rimane per evitare il sovvertimento dell’ordine internazionale con la mutilazione territoriale di una Nazione libera è quella di sconfiggere militarmente l’aggressore”. Così in una nota Orio Giorgio Stirpe, firmatario dell’appello di Valerio Federico (+Europa) per un’accelerazione del sostegno militare all’Ucraina, Colonnello, analista militare che ha partecipato ad operazioni in Somalia, Bosnia, Albania, Kosovo, Liberia e Afghanistan, ed esperto nell’analisi tattica e nell’intelligence operativa. “Affinché una Nazione più piccola possa sconfiggere un aggressore più forte e liberare il proprio territorio senza allargare il conflitto -prosegue- occorre che il resto del mondo libero fornisca tutto il sostegno necessario. Se poi la ragione ultima dell’aggressione consiste proprio nella libera scelta della Nazione aggredita di confluire in quello stesso sistema di alleanze e di valori a cui apparteniamo anche noi, allora fornire quel sostegno – oltre che un modo per difendere l’ordinamento internazionale – diventa anche un nostro preciso dovere morale. Chiediamo pertanto -conclude il Colonnello Stirpe- che il programma di assistenza militare all’Ucraina cresca e proceda celermente da parte dei paesi UE nell’ambito della cooperazione atlantica fino alla completa liberazione dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti. In questo senso ogni iniziativa che guarda a questa prospettiva è utile”.