“Via libera all’anticipazione dei termini degli adempimenti tributari, ma la dichiarazione dei redditi deve tornare ad assumere un ruolo di liquidazione delle imposte, senza recare inutili duplicazioni di informazioni già oggetto di ulteriori “balzelli” di sorta. Urge, insomma, un cambio di passo, anche molto rapido, a favore di una vera semplificazione, in modo che le più ristrette scadenze siano controbilanciate da uno snellimento degli obblighi comunicativi, sempre più oppressivi e in grado di rappresentare per gli operatori economici (e non solamente) un aggravio di spese riconducibile alla consulenza necessaria per porli in essere”. Lo afferma Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
“L’anticipazione delle tempistiche relative agli adempimenti tributari ha assunto un ruolo cruciale con le ultime mosse del governo”, analizza Cataldi. “Su questo tema l’Unione si è sempre espressa con favore, non si può che accogliere positivamente ogni proposito normativo teso ad un accorciamento dei termini di scadenza degli adempimenti dichiarativi. Il focus a questo punto deve spostarsi sulla semplificazione perché appare evidente come, a parità di dati e informazioni da comunicare all’Amministrazione finanziaria, qualsiasi restrizione temporale si mostra più come un pericolo che come un’opportunità”.
“I professionisti devono essere messi nella condizione di lavorare nel migliore dei modi al fine di anticipare l’invio delle dichiarazioni dei redditi, ma questo richiede sia la semplificazione dei modelli stessi che una riforma del calendario fiscale, temi su cui l’Unione lavorerà nel prossimo triennio per portare proposte concrete”, sottolinea Stefania Serina, consigliere dell’Ungdcec e delegata della commissione Semplificazione degli adempimenti fiscali. “A titolo di esempio, non possiamo essere “costretti” a riportare nei modelli Redditi dati già comunicati all’amministrazione finanziaria con apposite istanze, come alcuni crediti d’imposta o il titolare effettivo che sarà oggetto di una precisa comunicazione solo 11 giorni dopo la scadenza dell’invio dei Redditi 2023. Saremo ben felici di anticipare gli invii e tornare a fare quello che è il cuore della nostra professione, ossia dare un’attenta e puntuale consulenza che sia di valore aggiunto ai nostri clienti”.