Inaugurato, alla presenza delle autorità e della stampa, il piano terra dello Spazio Culturale Obù della Fondazione Terzoluogo*. Nasce, così un importante progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana: uno spazio di cultura e aggregazione per il quartiere e la citta’ nel complesso cinquecentesco dell’ex Convento delle suore di S. Anna a Capuana, al Borgo di Sant’Antonio Abate detto “O Buvero”, quartiere noto per il suo mercato rionale giornaliero ed una delle poche zone della città, tra la stazione centrale e il centro antico, di particolare rilevanza urbanistica, che dal ‘400 ad oggi, ha mantenuto quasi inalterata la propria struttura. Obiettivo di Fondazione Terzoluogo è creare uno spazio culturale e aggregativo per tutte le età, in un quartiere, quello del Borgo di Sant’Antonio Abate, di forte povertà educativa e diseguaglianza sociale, mettendo a disposizione della comunità e di tutta la città, l’antico edificio di circa 4.000 mq, con un chiostro di 500 mq e spazi interni, terrazze ed un’ampia corte. Grazie ad un impegnativo progetto di restauro – realizzato dallo Studio di Architettura GNOSIS Progetti – l’edificio ospiterà laboratori ed attività culturali, che verranno realizzati in piena collaborazione con istituzioni, associazioni e realtà del territorio.

Con questo progetto, Fondazione Terzoluogo, in sinergia con il Comune, crede fortemente nell’attivazione di un processo di rigenerazione urbana, in cui la Cultura sia la leva principale per la trasformazione e OBÙ

qui al Borgo, possa diventare punto di riferimento per la comunità e strumento per nuove esperienze di scoperta, partecipazione e coesione sociale.

 “Oggi – dichiara entusiasta Maria Sebregondi – Vice Presidente di Fondazione Terzoluogo –  siamo molto felici di inaugurare a Napoli uno spazio culturale in questo straordinario ex convento cinquecentesco di S. Anna a Capuana, nel contesto vivace e complesso del mercato del Borgo di Sant’Antonio. OBÙ sarà a disposizione della comunità e di tutta la città, attraverso un processo virtuoso di rigenerazione, attivato dalle molteplici attività culturali ed educative proposte, insieme alle tante collaborazioni e partnership.”:

“E’ una giornata importate – continua Massimiliano Massimelli – Direttore Generale di Fondazione Terzoluogo – per ribadire il nostro approccio, che si basa sull’ascolto valorizzante dei bisogni e delle risorse del territorio, cercando di instaurare un dialogo costante, coinvolgendo gli abitanti, le persone, le associazioni e le Istituzioni in un processo continuo di co-progettazione dello spazio e delle sue attività”.

 “Il maestoso complesso di Sant’Anna a Capuana – afferma il  Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi –  viene restituito al Buvero e alla città tutta grazie a un’operazione che esprime perfettamente il senso più alto della rigenerazione urbana, volta al recupero degli spazi e a favorire il miglioramento delle condizioni di vita e delle opportunità per la popolazione che abita quei luoghi. Un progetto ambizioso che nasce dalla firma di un protocollo che vede impegnata la mia Amministrazione e Fondazione Terzoluogo nella realizzazione di una programmazione che riporti il Borgo Sant’Antonio Abate al centro di un fermento culturale e sociale, per contrastare il degrado urbano, la marginalizzazione economica e l’abbandono del patrimonio culturale. L’ambito nel quale si colloca questa operazione ci accomuna alle sfide che oggi le grandi città europee si trovano ad affrontare e che vedono nel lavoro sinergico tra enti pubblici e Terzo Settore una formula valida per rispondere appieno alle istanze della collettività. Ed è proprio questa la finalità che va perseguita per creare nuove opportunità di ascolto e confronto con la cittadinanza, generare occasioni di contatto e scambio, indirizzando la programmazione delle attività al benessere dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie.”

Il progetto Obù

nasce nel 2023 con l’acquisizione da parte di Fondazione Terzoluogo dal Comune di Napoli – tramite asta pubblica, nell’ambito del “Piano di valorizzazione e delle alienazioni immobiliari”-  dell’ex Convento cinquecentesco di S. Anna a Capuana. Si avvia così l’importante progetto di riqualificazione, concepito in più fasi di lavorazione per rendere man mano fruibili le aree  e che restituirà entro il 2027, tutto il suggestivo complesso dell’ex Convento (1900 mq + 1800 all’aperto) al suo quartiere e soprattutto all’intera città di Napoli.

“Come persona che dall’inizio ha seguito l’avventura della Fondazione Terzoluogo e come presidente dell’impresa sociale ‘Con i Bambini’ – commenta Marco Rossi Doria – Presidente dell’impresa sociale “con I Bambini”-   saluto l’apertura dello spazio culturale OBÙ

come un momento importante dell’opera di potenziamento sociale, educativo, culturale e civico del Borgo di S. Antonio e della città. Qui, come in quasi 700 cantieri educativi in altrettanti luoghi di povertà multi dimensionale d’Italia, ‘Con i Bambini’ è al lavoro per consolidare modelli di sviluppo educativo integrato attuati da comunità educanti che costruiscono una pluralità di azioni in modo concorde. È un metodo che fa lavorare bene e che anche nel Buvero trarrà forza dal ‘Patto Educativo per Napoli’ che vede il Comune operare insieme a Fondazioni, Terzo Settore, Chiesa, sistema delle scuole. I compiti che abbiamo non sono facili. Sentiamo la promessa e, insieme, la responsabilità di un buon lavoro, che sia davvero capace di suscitare occasioni di innovazione e valorizzare le grandi potenzialità civiche dei cittadini e delle cittadine del Borgo.”

 “Con il progetto di recupero del complesso di Sant’Anna a Capuana, del quale oggi si inaugura il primo lotto funzionale, spiega Francesco Felice Buonfantino – Presidente di Gnosis Progetti  – si restituisce alla città parte di un importante monumento ma soprattutto la collettività si riappropria di uno spazio che per decenni era stato dimenticato. Il refettorio del complesso monumentale e parte del chiostro torneranno ad essere un luogo vivo. Tra pochi mesi l’intero edificio, completamente restaurato, tornerà a nuova vita. Questo per noi, prima di essere una soddisfazione professionale, è pura gioia”.  

Nel marzo 2024 la firma del Protocollo di Intesa tra la Fondazione Terzoluogo ed il Comune di Napoli, formalizza la collaborazione per azioni ed interventi congiunti con l’attivazione di servizi culturali, educativi e sociali, testimoniando la piena sinergia tra Pubblico e Privato.

Inizia così oggi a prendere vita questo spazio pensato come luogo d’incontro, esplorazione e aggregazione sociale per famiglie, bambine e bambini, per giovani e persone di ogni età con:una biblioteca multimediale, servizi per l’infanzia, laboratori 0/99 anni, per molteplici attività creative e partecipative.

 “Lo spazio OBÙ dove operano figure appositamente formate sul piano pedagogico – dice Maura Striano – Assessora all’Istruzione del Comune di Napoli –  rappresenta una risorsa preziosa per le bambine ed I bambini del territorio e per le loro famiglie e può essere efficacemente utilizzato anche dalle scuole per attività extracurricolari. Ringrazio Terzo Luogo per aver voluto investire in questa parte della nostra città con una forte visione educativa e di promozione sociale”.

 “L’inaugurazione del centro OBÙ – conclude Luca Fella Trapanese – Assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli –  mi riempie di orgoglio, non solo perché nasce nella Quarta Municipalità, un territorio in cui questa amministrazione vuole essere fortemente presente, ma anche perché rappresenta un momento fondamentale. È il frutto delle azioni che stiamo mettendo in campo in collaborazione con enti privati e il terzo settore in cui l’assessorato alle Politiche Sociali ha svolto un ruolo importante. All’interno di questo centro nasceranno servizi di welfare dedicati ai minori e alle famiglie, come attività educative territoriali e poli per le famiglie, che stiamo già progettando e costruendo insieme agli enti che poi li gestiranno. Questa è la strada giusta da intraprendere: costruire relazioni solide e significative per migliorare la qualità dei servizi della nostra città.”

I primi 800 mq al piano terra ospiteranno attività culturali e laboratori sperimentali, di gioco e tempo libero per tutte le fasce di età, con un’attenzione particolare alla prima infanzia. Già nel pomeriggio della giornata inaugurale, a partire dalle 16.30 tante le attività proposte con grande il coinvolgimento degli abitanti del quartiere e  dei tanti  visitatori dello spazio, in una sorta di festa di apertura.

L’area allestita al piano terra, già ospita in via sperimentale e dallo scorso mese di novembre, con il progetto Criscito, alcune attività laboratoriali ed educative per l’infanzia da 0 a 6 anni. L’iniziativa è realizzata con APS Amici di Peter Pan, IF Imparare a Fare, CNOS-FAP Napoli, ITIS “A. Volta”, IC “Bovio- Colletta”, Parrocchia S. Anna a Capuana e Comune di Napoli – ed è co-finanziata da Fondazione con i Bambini e Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, coinvolgendo un partner strategico come “Bambini Bicocca di Milano”. 

I LABORATORI SPERIMENTALI E LE ATTIVITA’ CULTURALI A PARTIRE DA APRILE 2025

I linguaggi utilizzati: La Lettura, La Musica e La Fotografia

 “READ- Y PAGINE IN MOVIMENTO” Laboratori di invito e promozione alla LETTURA (7-13 anni):

Avvicinare  alla Lettura i bambini ed i ragazzi, coinvolgendoli con un atteggiamento giocoso, superando la distinzione, che gli adulti fanno, tra “gioco e apprendimento”. La proposta è quella di sperimentare l’intreccio tra lettura, corpo e gioco.

“A MANOVELLA LAB” Laboratori di MUSICA (14-24):

si parte con una sperimentazione di laboratori di musica elettronica per giovani dai 14 ai 24 anni, con l’obiettivo di costituire la prima orchestra di musica elettronica del quartiere, offrendo ai ragazzi occasioni di aggregazione, creatività e divertimento.

“L’ARCHIVIO DEL BORGO FUTURO” Laboratori di FOTOGRAFIA (età 14-24):

Un laboratorio – a cura di Fabio Donato – dove i giovani attraverso il linguaggio della fotografia, raccontano le persone e le storie del Borgo per creare “un Archivio del Luogo”. Non un archivio nostalgico, ma un patrimonio del quartiere, che ispiri fiducia nel futuro. (concetto ispirato a Malaguzzi, grande maestro pedagogo di Reggio Emilia, che parlava di Nostalgia del Futurolegata non solo a quello che è stato ma anche a ciò che deve ancora accadere). Il laboratorio fotografico sarà uno spazio vivo, animato dai giovani che potranno così costruirsi una loro personale memoria per il futuro.

Lo spazio vuole essere una piazza stimolante e aperta ai vari contributi culturali. “Fare rete” con tutti i principali attori del territorio, è per OBÙ

di strategica e fondamentale importanza. Sono già attive, a tale proposito, oltre il Protocollo di collaborazione con il Comune di Napoli e la Convenzione con l’area Cultura per ospitare eventi, interventi artistici e attività culturali congiunte, delle proficue

collaborazioni con l’Università Federico II e S. Orsola Benincasa e delle partnership con il Comicon, Salone Internazionale del Fumetto ed il Meet Associazione che si occupa di cinema educativo.

A giugno Spazio OBÙ ospiterà “Biblioteche senza Frontiere”. Un’intera settimana di laboratori intensivi promossi da Biblioteche senza Frontiere, in collaborazione con UNESCO e Gruppo Prada.

Tutti i laboratori dello spazio, saranno lanciati in collaborazione con vari soggetti e realtà, non solo del territorio ma anche nazionali e internazionali che saranno portati qui a Napoli al Buvero, in dialogo con la città e tutti i suoi diversi interlocutori.

La Fondazione Terzoluogo ETS nasce nel 2019 e propone progetti in due diverse città, Milano (Spazio Culturale Case Nuove nel quartiere di S. Siro) e Napoli (Spazio Culturale Obù nel Borgo di S. Antonio Abate)  nel dialogo e nella riscoperta reciproca tra Nord e Sud d’Italia, realizzando interventi volti a favorire l’integrazione e la coesione sociale, la cultura, il contrasto delle povertà educative. I progetti mettono al centro lo sviluppo dei saperi individuali, collettivi e comunitari, a servizio di quartieri che vivono crescenti disuguaglianze, ma che possono offrire grandi risorse in termini di cittadinanza attiva e diversità culturale. Gli spazi culturali saranno composti da tre ambiti funzionali, strettamente connessi e integrati tra loro: la biblioteca multimediale, i servizi per l’infanzia, i laboratori di creatività e formazione. www.terzoluogo.org