“L’obesità e le malattie non trasmissibili (NCDs) rappresentano una delle più gravi minacce alla salute pubblica mondiale, con impatti devastanti su centinaia di milioni di persone e sulle economie globali”. Così in una nota il Professor Michele Carruba, Presidente del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, e il Prof. Pietro Paganini, analista socioeconomico e Presidente di Competere.eu, che insieme hanno lanciato in occasione del G7 un appello ai governi e alle istituzioni internazionali per un’azione urgente su questa crisi.
“Le attuali politiche sanitarie, in particolare quelle volte a ridurre l’obesità e le NCDs, sono inefficaci, frammentate e prive di una visione di lungo termine”, ha dichiarato Paganini. ”Dobbiamo superare soluzioni superficiali e ideologiche, adottando un approccio scientifico e multidisciplinare che consideri le molteplici cause dell’obesità e delle NCDs”. Secondo Paganini e Carruba, queste malattie richiedono un intervento che includa non solo l’aspetto nutrizionale, ma anche quello psicologico, sociale, urbanistico, ambientale ed economico.
“Con oltre 1 miliardo di persone colpite dall’obesità nel mondo-spiegano- l’impatto economico è altrettanto preoccupante: si prevede che, entro il 2035, il costo globale dell’obesità raggiungerà 4,32 trilioni di dollari, pari a quasi il 3% del PIL mondiale. È essenziale dunque promuovere un’educazione alimentare e uno stile di vita equilibrato fin dall’infanzia”, ha aggiunto Carruba. “In questo contesto, la personalizzazione della dieta, supportata da tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT), può fare la differenza”.
Le proposte avanzate da Competere.eu e dal Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità includono il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica da affrontare con un approccio terapeutico personalizzato per ogni individuo. “Questo-precisano-insieme a programmi di educazione alimentare nelle scuole, incentivi a stili di vita attivi e una regolamentazione più rigorosa nella promozione degli alimenti, potrebbe segnare un cambio di passo.
Le politiche attuali, come le tasse sui nutrienti e le etichette nutrizionali fronte pacco, soprattutto quelle interpretative, non risolvono il problema alla radice”, ha osservato Paganini. ”È necessario un approccio integrato che metta al centro la libertà di scelta individuale, sostenuta da un’informazione corretta e da tecnologie avanzate per la prevenzione e la gestione dell’obesità”.
Per il Professor Carruba, “le nuove terapie farmacologiche, che stanno rivoluzionando il trattamento di tutte le malattie legate all’aumento del peso, rappresentano uno strumento cruciale, ma devono essere inserite in un contesto più ampio di prevenzione e di stile di vita equilibrato”.
Infine, Paganini e Carruba hanno ribadito l’importanza di “creare centri di cura multidisciplinari per l’obesità, offrendo un sostegno continuo ai pazienti, dall’infanzia all’età adulta. L’obiettivo è garantire un’assistenza completa, che includa diagnosi precise, trattamenti mirati e un supporto a lungo termine”.
Competere.eu e il Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità hanno recentemente lanciato una piattaforma per la promozione di uno stile di vita equilibrato e salutare e si dichiarano “pronti a collaborare con i governi e le istituzioni per implementare queste strategie innovative e affrontare una delle maggiori sfide sanitarie globali”. In occasione del G7 Salute di Ancona, hanno presentato un documento ai Ministri della Salute dei Paesi del G7, esortandoli a “considerare questo tema urgente e di fondamentale importanza, che necessita di essere affrontano con priorità”, concludono Carruba e Paganini.