Infrastrutture, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale ma anche riorganizzazione della viabilità nell’area metropolitana di Napoli, efficientamento energetico e l’impatto ecosostenibile delle metropolitane.
Di questo e altro si è discusso a margine del convegno “Napoli: come affrontare un sistema complesso. Dai trasporti alla rigenerazione urbana” secondo evento tecnico scientifico organizzato e promosso da Gente e Territorio.
“Questo appuntamento è un po’ la prosecuzione del primo tenuto qualche mese fa alla Reggia di Capodimonte – spiega Flavio Cioffi, direttore di Gente e Territorio – in cui abbiamo trattato alcuni temi e aspetti del PNNR. Ora proviamo a calare quelle tematiche nella complessità napoletana e questo convegno cita le parole dell’assessore Cosenza che parla di Napoli come un sistema complesso. Rispetto all’altro tema proposto, la rigenerazione urbana, abbiamo due velocità in città. Penso a Bagnoli dove siamo a una fase di studio e progettazione e all’albergo dei poveri dove invece siamo in uno stato avanzato del progetto di rinascita dell’immobile”.
L’iniziativa ha offerto un contributo conoscitivo e analitico sulla complessità del sistema Napoli anche alla luce dell’attuazione degli interventi del PNRR.
Tra gli ospiti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che, sulla razionalizzazione del sistema viario e dei trasporti, si è così espresso: “Se noi guardiamo i volumi di traffico quelli maggiori che registriamo sono quelli da e per l’area metropolitana. Bisogna potenziare il sistema di connessioni che aiuterà in pochi anni ad avere una mobilità più sostenibile in un’area dove ogni giorno si muovono centinaia di migliaia di persone”
A moderare la discussione Alessandro Bianchi, direttore della Scuola di rigenerazione urbana sostenibile “La FeniceUrbana”. “Centro storico, periferia, porto e area metropolitana sono tutti connessi tra loro e attorno a loro bisogna costruire una rete di trasporti efficace. Quello della viabilità stradale, però, resta uno dei problemi maggiori tra città e provincia. Un problema immane per come si è sviluppata e cresciuta Napoli negli ultimi 20 anni. Per quanto riguarda la rigenerazione urbana Napoli è uno straordinario cantiere in cui ci sono immobili dismessi e ridestinati a altri usi come l’Albergo dei poveri. Quello che serve e che manca, è un censimento del patrimonio edilizio. Solo così potremmo sapere di chi è la proprietà degli immobili, in che stato versano, insomma tutte le notizie necessarie per rigenerarlo”.
Alla discussione hanno partecipato anche Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli, Pietro Spirito Straordinario di Management delle Infrastrutture dell’ Università Mercatorum, l’assessore del Comune di Napoli alle infrastrutture, protezione civile e mobilità Edoardo Cosenza, Rossana Galdini associata di sociologia dell’Ambiente e Territorio dell’Università La Sapienza di Roma, Assunta Baratta Avvocato PhD in diritto amministrativo e Luigi Rocca, Capo dipartimento per la tutela del patrimonio culturale del Ministero della Cultura.