epa10482248 Ukraine's President Volodymyr Zelensky (R) and Italian Prime Minister Giorgia Meloni (L) attend a joint press conference following their meeting in Kyiv, Ukraine, 21 February 2023. Giorgia Meloni arrived in Ukraine to meet with top officials amid Russia's invasion. EPA/SERGEY DOLZHENKO

Nonostante la pioggia di fango della sinistra italiana contro il premier, l’Italia si conferma imprescindibile a livello internazionale

KIEV – Come riportato da tutte le agenzie, “L’Ucraina è pronta a riconoscere l’importante ruolo dell’Italia nella ricostruzione e nella rapida ripresa del Paese”. E’ questa la cosa più importante emersa nell’incontro a Kiev tra il primo ministro Giorgia Meloni ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nonostante il fango che certa politica italiana di sinistra riesce a gettare sul premier in ogni occasione, specie quando è in visita istituzionale all’estero, l’italia si conferma imprescindibile a livello internazionale, come confermato all’ONU dall’ambasciatore USA. I malumori interni ala politica italiana non riguardano, per fortuna l’Ucraina, ma semplicemente il sistematico rosicamento sull’ennesima falla politica dovuta alle elezioni regionali. Ma ornando all’Ucraina, lo stesso Zelensky ha chiesto al presidente Meloni un interessamento attivo sulla ricostruzione di un’area geografica del paese, che dovrebbe andare sotto il patronato italiano. “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione Russa – ha esordito Meloni –  l’Italia non intende tentennare e non lo farà. E’ passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”. Il presidente del Consiglio ha poi ribadito: “L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”. La Meloni ha poi concluso: “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così”.