Il campionato di Serie A è iniziato da sole 2 giornate, ma è stato capace di offrire subito spunti interessanti a partire dalle squadre milanesi che con molta probabilità lotteranno per lo Scudetto proprio insieme al Napoli. Squadra partenopea orfana del condottiero che li ha guidati allo scudetto: Luciano Spalletti, Che domani sarà presentato ufficialmente a Coverciano come nuovo commissario Tecnico della nazionale Italiana. Nonostante ciò, il Napoli nelle prime 2 uscite del nuovo campionato è sembrata una squadra che sa quello che vuole, forse ancora di più rispetto allo scorso anno. Nella passata stagione, l’obiettivo di vincere lo scudetto si è manifestato col tempo, soprattutto grazie al gioco espresso e al grande divario ottenuto in classifica sulle inseguitrici. Questa volta però è diverso, Rudi Garcia l’ha fatto capire più volte, il suo Napoli punta a vincere più trofei possibili seguendo il solco creato da Spalletti. Anche il presidente De Laurentiis ha espresso più volte che il suo sogno è quello di vincere la Champions. Sicuramente un sogno molto ambizioso ma non così impossibile considerando la forza del Napoli, in squadra ci sono molti fuoriclasse, i primi che vengono alla mente sono sicuramente Osimhen e Kvaratskhelia. È doveroso però parlare del capitano del Napoli: Giovanni Di Lorenzo. Il terzino italiano è ormai una colonna della squadra di Garcia, e senza dubbio lo sarà anche nella prossima nazionale di Luciano Spalletti. Dopo molti anni nelle serie inferiori, il grande salto in Serie A con la maglia dell’Empoli nel 2017. Da lì sempre prestazioni di alto livello fino alla chiamata del Napoli dove si sta affermando come uno dei migliori terzini destri al mondo. Di Lorenzo si è guadagnato questo status solo con le prestazioni, a suon di assist e sgaloppate sulla fascia destra. In queste giornate di campionato ha affermato-se mai ce ne fosse bisogno- che lui è il leader emotivo e spirituale di questo Napoli. Il gol col Sassuolo ma sopratutto l’assist fatto col Frosinone denotano qualità e intelligenza tattica superiore. Viene a giocare nel campo, attacca, difende, serve assist ai compagni ed è sempre il primo a incitare i compagni nei momenti di difficoltà. Sta assumendo sempre di più la figura del vero capitano, prendendo anche in prestito molte movenze e modi di fare Di un altro grande capitano del passato calcio italiano: Javier Zanetti. Il Napoli quest’anno vuole puntare in alto, con 2 fenomeni avanti come Osimhen e Kvaratskhelia, e un giocatore ma soprattutto capitano come Di Lorenzo, nessun sogno è cosi impossibile.