7 project work presentati, 28 studenti formati e oltre il 75% di discenti con una proposta di lavoro già tra le mani: sono questi i numeri con cui chiude la sua terza edizione la CoreAcademy, Conversion and Resilience, il percorso di alta formazione nato dalla collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con KPMG, DXC Technology ed Exprivia.
L’Academy offre un’esperienza formativa che rende l’allievo in grado di contribuire all’innovazione del servizio pubblico, in termini di costruzione di competenze, capitale umano e soluzioni. Nel corso della graduation di oggi è stata già annunciata la quarta edizione.
“La Core Academy rappresenta un’esperienza significativa nell’ambito della formazione delle nuove generazioni – ha affermato in un video messaggio il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, aprendo la cerimonia – ed è volta a contribuire alla costruzione di competenze e abilità nell’ottica dell’innovazione digitale e della sostenibilità, tematiche fondamentali in considerazione del contesto che stiamo vivendo. Si tratta di un’eccellenza italiana in cui il mondo della ricerca e delle imprese entrano direttamente in contatto per condividere idee, per progettare insieme, per realizzare nuove invenzioni”.
“È un’Academy che coinvolge tre importanti partner industriali e parla di resilienza e trasformazione, transizione ecologica e digitale – ha sottolineato il rettore della Federico II, Matteo Lorito, dal palco dell’auditorium del Polo universitario di San Giovanni -, ma la vera transizione che dobbiamo realizzare è quella dei saperi che uniscono, che mettono insieme i saperi umanistici e i saperi Stem. Migliorare la Pubblica Amministrazione significa migliorare la qualità della vita di tutti noi”.
Gli studenti sono stati impegnati in un progetto didattico della durata di 5 mesi, per circa 475 ore, tra lezioni frontali, laboratori, seminari, eventi esterni, project work in azienda.
Nel corso della cerimonia sono stati presentati i sette project work realizzati dagli allievi che al termine del percorso sono in grado di svolgere funzioni di supporto al middle e al top management. “La nostra Academy – ha sottolineato, Paolo Ricci, direttore scientifico Core Academy – mette in relazione il mondo del lavoro con gli studenti per poterli inserire rapidamente e con le competenze giuste. Quest’anno, così come il prossimo, la sostenibilità e la digitalizzazione sono state al centro delle nostre esperienze d’aula e nelle aziende”.
Giorgio D’Antonio, studente della Core, spiega: “Questa esperienza formativa, mi ha permesso di uscire dal mio contesto. Io seguo studi umanistici, per il progetto a cui ho partecipato, promosso da Exprivia, abbiamo sviluppato un modello predittivo per poter assistere i medici nel percorso di ospedalizzazione del paziente a partire dal pronto soccorso fino ad arrivare al ricovero. Un algoritmo che sulla base di una notevole mole di dati relativi agli accessi in tutti i pronto soccorso nel 2023 in Campania, potesse predire l’eventuale ospedalizzazione e l’esito del ricovero così che il ricovero fosse condotto in maniera più oculata. Il valore aggiunto di questa Academy è la volontà di recepire e dare un’opportunità a studenti provenienti da tutti i Dipartimenti dell’Ateneo”.
Erica D’Albenzio, laureata in giurisprudenza, afferma: “Il percorso presso la Core Academy mi ha consentito di accrescere le conoscenze sia da un punto di vista personale che professionale acquisendo competenze trasversali e distanti dalla mia preparazione accademica. In particolare, nel corso della formazione ho preso parte ad un project work svolto presso Kpmg, progetto finalizzato all’aumento del grado di maturità digitale delle aziende ospedaliere e delle asl presenti sul nostro territorio’.
Ha partecipato alla cerimonia, moderata dal giornalista Rai Luigi Carbone, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che e si è soffermato sul potenziale della Academy e dei ragazzi che la compongono. Ha partecipato, inoltre, Sylwia Morawska, SGH Warsaw School of Economics, Giudice, Presidente dell’Institute for Law and Society INPRIS di Varsavia.
“La CoreAcademy sposa in pieno la nostra cultura aziendale, che pone al centro il valore delle persone, il talento e lo sviluppo del capitale umano con un focus sulla formazione – evidenzia Luca Cerri, Partner Kpmg, Tutto questo viene fatto in un contesto territoriale, quello di Napoli, per noi sempre più strategico, con l’obiettivo di formare la PA del futuro. Sosteniamo il progetto fin dalla sua nascita e continuiamo a coglierne risultati significativi. Quasi tutti i partecipanti all’Academy hanno trovato lavoro. L’iniziativa sta raccogliendo consenso crescente anche a livello istituzionale e sta producendo idee interessanti che contiamo di tradurre in ambiti progettuali nella nostra attività di consulenza. Questo a dimostrazione che percorsi di formazione di qualità generano concrete opportunità di lavoro”.
Guarda al futuro Nicola Mangia, Italy Client Group Public Sector Leader – DXC Technology, che sottolinea: “Lo sviluppo delle competenze rappresenta un tema chiave per il futuro del Paese. La formazione e la valorizzazione dei giovani, nonché la creazione di nuove figure professionali specializzate che siano in linea con un contesto sociale ed economico in continua evoluzione, rappresenta una risorsa non solo per le aziende ma per l’intero ecosistema. In questo senso, la CoreAcademy mette a disposizione le nostre competenze all’interno di un progetto volto a formare e valorizzare i nuovi talenti che possono contribuire a portare l’innovazione, in particolare, ma non solo, nel settore Pubblico”.
“La partecipazione di Exprivia alla CoreAcademy è parte integrante della nostra mission poiché crediamo fermamente nel potenziale della formazione specializzata per sviluppare competenze e soluzioni avanzate nel campo della Sanità Digitale – spiega Arturo Possidente, Head of Market Innovation Unit Healthcare – Exprivia -. Condividendo con i partecipanti un percorso incentrato sulla Sanità d’Iniziativa e sulla formazione specialistica, abbiamo voluto ispirare e stimolare la creatività, sviluppando use case che non solo affrontino le sfide attuali, ma che fungano anche da catalizzatori per le future innovazioni nelle Aziende Sanitarie. È stata un’esperienza incredibilmente costruttiva, guidata da una visione chiara e condivisa del cambiamento che vogliamo realizzare nel panorama della sanità”.