Mar 3, 2022 - Japan - FILE: The United States has delivered Stinger anti-aircraft missiles to Ukraine for the first time directly, including over 200 on Monday. Earlier this year the US gave the okay to Baltic countries including Lithuania, Latvia and Estonia to send American-made weaponry to Ukraine, including Stingers. But until now the Biden administration had held off on the US providing the Stingers directly. FILE PHOTO SHOWS: March 3, 2022, Japan: Handout file photo dated February 18, 2021 of U.S. Marine Corps Lance Cpl. Fernando Castro, a low altitude air defense gunner with 3rd Battalion, 8th Marine Regiment, aims an FIM-92 Stinger missile on a combat rubber raiding craft during exercise Hag Fury 21 on Ukibaru, Japan. (Credit Image: © U.S. Marine Corps/ZUMA Press Wire Service/ZUMAPRESS.com)

Con il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa l’industria militare ha fatto in pochi mesi passi enormi sul versante introiti. Nel 2022 il giro d’affari dei 30 maggiori gruppi attivi nella difesa ha toccato i 432 mld di euro (+4% sul 2021). Secondo l’ultimo rapporto dell’area studi di Mediobanca le industrie statunitensi hanno una quota del 74% del totale, seguite dai gruppi europei con il 22%. Per tutti i big del settore il 2023 è previsto un ulteriore incremento dei ricavi del 6% sul 2022 grazie all’aumento dei budget nazionali in risposta alle tensioni geopolitiche. Gli Usa, con 15 grandi aziende, si aggiudicano il primato anche a livello numerico davanti a Francia, Germania, Gran Bretagna, India e Italia che, con Fincantieri e Leonardo, rappresenta  il 21% del giro d’affari europeo e il 4,7% di quello mondiale. La classifica dei ricavi generati dal comparto vede: prima la statunitense Lockheed Martin (57,5 mld), ottava Leonardo (12,2 mld) e ventitresima Fincantieri (2,4 mld).