
Una carrellata di emozioni che hanno visto protagonisti non solo i formaggi ed i vini ma tante eccellenze del territorio. Non prodotti qualunque ma delizie nobilitate dalle denominazioni d’origine e dai pat che creano un legame indissolubile con il territorio.
Ieri la splendida cornice di Villa Orsini ha ospitato il tavolo di degustazione dove i partecipanti all’evento hanno potuto scoprire ed apprezzare molte eccellenze irpine: dalla cipolla ramata di Montoro ai tre vini Docg (Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo) passando per le castagne, i tartufi di Bagnoli ed i prodotti cerealicoli, senza dimenticare l’olio ravece, i salumi e le prelibatezze dell’artigianato caseario come il pecorino carmasciano, il caciocavallo podolico, i pecorini bagnolesi, la treccia e la ricotta manteca di Montella accompagnati dalla birra di filiera agricola.
«Coldiretti – afferma la presidente provinciale Veronica Barbati – ha inteso cogliere l’occasione offerta dal G7 per rappresentare il meglio della produzione agroalimentare dell’Irpinia. L’obiettivo non è stato quello di accendere i riflettori su quel che il territorio offre, quanto quello di far emergere le potenzialità in termini di prospettiva che una provincia delle aree interne come questa cela. Potenzialità – sottolinea Barbati – che potranno trasformarsi in sviluppo solo lavorando seriamente sulla programmazione, creando sinergie e sfruttando tutte le opportunità offerte dai grandi palcoscenici nazionali ed internazionali sul fronte della promozione e della valorizzazione».