I Signori del mondo si incontrano a Bali. Non c’è posto per il terzo incomodo

di Rosario Lavorgna

Alla fine è successo, quello che in pochi si aspettavano ma che comunque appariva scontato, a conti fatti, visto l’andamento del conflitto ucraino. Joe Biden e Xi Jinping a Bali si sono incontrati, si sono parlati ed il mondo ha cambiato repentinamente aspetto, almeno nelle dichiarazioni conclusive. I signori del mondo non si sono spartiti il pianeta dopotutto non c’è necessità di farlo, ma hanno messo sul tavolo le loro carte, e tra queste, per dirla all’italiana, manca l’asso di coppe: Vladimir Putin, il grande escluso, colui che in questa stretta di mano sorridente e condivisa non potrà mai prendere parte. E’ molto probabile che della circostanza sia stato informato lo stesso ‘zaretto’ russo il cui trono vacilla e non poco dopo la mazzata di Kherson, ma ciò che Putin non riesce proprio ad afferrare è che oggi il mondo non è soggiogato dalle leggi della guerra, ma solo da quelle del business e della convenienza strategica. La grande Cina non è così stupida da farsi scappare il mercato occidentale che vale migliaia di trilioni di dollari, a confronto dei 4 rubli sgangherati della Russia. Il più grande Paese al mondo in estensione si è imbarcato in una guerra senza ritorno dove ha perduto in soli 9 mesi oltre 100mila uomini oltre a mezzi tecnologia e soprattutto la faccia davanti all’intero pianeta. E’ questa l’unica cosa inaccettabile nel 2022, come sottolineato anche dai grandi riuniti a Bali. Adesso tocca a Joe Biden e Xi Jinping trovare a Putin una exit strategy per salvare quello che resta dell’onore russo messo a dura prova dalla follia degli oligarchi che circondano Putin. In primis il presidente russo dovrebbe mettere a tacere Medvedev che fa più danni che altro, specie quando si appella alle armi di distruzione di massa. La Russia pensa ancora di poter avere l’Ucraina senza gli Ucraini? Oggi, sic rebus, persino Putin si rifiuta di rispondere a questa domanda.