“Quello dell’idroelettrico è un tema di grande attualità ed è legato a quello delle concessioni, attraverso gara o proroga che sia. Se si darà inizio a queste gare ci sarà sicuramente un tema di natura economica ma anche ambientale: le grandi sottrazioni di acqua in montagna richiedono anche modifiche del territorio da un punto di vista paesaggistico”, così Gianfranco Pederzolli, Presidente di Federbim, a margine del convegno che si è svolto dal tema ‘Energia e comunità – il ruolo dell’idroelettrico nel futuro dei territori montani’. “Dobbiamo dunque sederci a un tavolo con le Regioni che sono delegate alla gestione di questo tema e ai concessionari per vedere che tipo di accordo si può trovare con il territorio a sostegno di questa iniziativa”. E di momento importante per l’incontro tra territori e produttori, ne ha parlato Luigi Augussori, Consigliere per gli affari istituzionali del Ministro Roberto Calderoli, il quale ha sottolineato l’importanza del dialogo anche in prospettiva delle sfide che arriveranno nei prossimi anni. Come Ministero degli Affari Regionali e le Autonomie -ha ribadito- ci stiamo spendendo con il Ministro Calderoli in primis relativamente il disegno di legge sulla montagna affinché si creino le condizioni per un nuovo processo normativo in favore di questi territori svantaggiati ma con grandi potenzialità che necessitano dunque di una nuova legge che sia a passo con i tempi”.
“La partnership tra territori e operatori industriali è fondamentale” ha voluto sottolineare Stefano Granella, Amministratore Delegato della Dolomiti Energia presente al convegno. “Noi abbiamo azionisti pubblici e privati e riusciamo a sintetizzare le reciproche esigenze. Il settore dell’idroelettrico ha un grande potenziale di crescita e investimento, il dialogo tra le due realtà (territorio e operatori industriali) garantirà uno sviluppo certo”. E di incontro costruttivo ha parlato anche Edoardo De Luca, Direttore Generale di Elettricità Futura perché “coinvolti diversi attori che hanno dato diversi contributi eterogenei, ma tutti d’accordo nel riconoscere l’idroelettrico elemento strategico di sviluppo economico, sociale, occupazionale”.
“È in atto un cambiamento culturale” gli ha fatto eco l’antropologo Annibale Salsa anche egli relatore del convegno e ha proseguito dicendo che “c’è volontà di collaborazione tra soggetti diversi portatori di interessi diversi. Non più quindi contrapposizione tra abitanti della montagna e industriali ma stretta collaborazione”, ha concluso.