BARONISSI (SA) – Il cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato porta in scena il suo album Parola. Artista raffinato, sarà protagonista della seconda edizione del Festival della Pace di Baronissi, promosso dal Comune di Baronissi in collaborazione con l’Ordine dei Frati Minori del Convento della SS. Trinità. Un concerto nella meravigliosa Chiesa Madre del Convento, in programma sabato 5 ottobre 2024 alle ore 21 (ingresso libero), trasportando il pubblico di Baronissi in un suggestivo viaggio tra parole, poesia e musica
Il tour “Parola” di Giovanni Caccamo prende ispirazione dal titolo omonimo del suo ultimo album “Parola”, che ha come protagonista la parola, in ogni sua forma. Ogni canzone è ispirata a una lettura, un testo, una tematica ed è preceduta da un’introduzione strumentale su cui una “voce d’eccezione” legge il testo che l’ha ispirata.
Ogni canzone dell’album è ispirata a un testo di letteratura italiana, straniera o contemporanea interpretato, a introduzione di ogni brano, da preziosi compagni di viaggio: Willem Dafoe, Patti Smith, Liliana Segre e altre voci in un dialogo intergenerazionale.
“Siamo orgogliosi di ospitare un artista sensibile e attento alle dinamiche giovanili come Giovanni Caccamo – sottolinea il Sindaco Anna Petta – Abbiamo pensato subito a lui per il Festival della Pace, perché con la sua musica e i suoi testi, riesce ad interpretare la visione della grande mobilitazione pacifista, all’insegna del dialogo, dell’incontro, per una rivoluzione culturale con un impatto positivo sul futuro. Giovanni è un artista poliedrico, cantautore ma anche intellettuale ispirato. Ha scritto un libro bellissimo che si intitola “Manifesto del Cambiamento. Parola ai giovani”, una raccolta di 60 testimonianze che lui si augura “possano aiutare chiunque si trovi in un periodo di impasse a ritrovare la bussola interiore riuscendo a essere scintilla di un cambiamento”. È un vero manifesto culturale che vede i giovani in prima fila, quei giovani che sono il nostro futuro e che hanno diritto ad accendere i loro sogni. Un manifesto che sottolinea l’importanza di un “nuovo Umanesimo”. E davvero in questo momento storico abbiamo bisogno di un ponte tra intellettuali e politica per costruire questo: una società migliore, più giusta, che ritrovi la sua empatia, andata un po’ perduta. E che guardi al futuro con coraggio, come solo i giovani sanno fare”.
Come continuum dell’ultimo album “Parola” – in cui Giovanni Caccamo raccoglie l’appello dello scrittore Andrea Camilleri, che chiese ai giovani di far partire un nuovo umanesimo – nasce il progetto collettivo Parola ai giovani per la redazione del Manifesto del Cambiamento, in collaborazione con i Musei Vaticani e il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo,
Il progetto Parola ai giovani nasce, dopo la pubblicazione dell’album, dalla consapevolezza che per tentare di far partire un umanesimo, servisse il contributo di migliaia di ragazzi. Così sono state lanciate due domande appello: “Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento?”. A queste domande hanno risposto per iscritto in migliaia durante tavole rotonde in università, carceri e centri di accoglienza. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento e scritto un breve trattato che riassumesse un aspetto della società da evolvere e le idee concrete per poterlo fare. Il concorso di idee è stato rivolto a giovani di ogni religione, cultura e provenienza. La diversità come risorsa preziosa per costruire il futuro.
I quindici giovani autori dei trattati più brillanti hanno partecipato all’Agorà del cambiamento, una performance artistica, all’interno della Stanza della Segnatura di Raffaello nei Musei Vaticani, sotto il celebre dipinto Scuola di Atene per discutere di cambiamento e futuro. In questa occasione Marco Anelli, storico fotografo di Marina Abramovic, ha realizzato uno straordinario reportage.
Certi che non esista futuro senza radici, mettendo in relazione giovani e Maestri,
analogico e digitale, sono stati incisi su fogli di carta cotone con caratteri tipografici in piombo alcuni dei testi dei ragazzi, utilizzando l’antica tecnica di Gutenberg del XV secolo e ciascuno di questi fogli è stato poi affidato a un grande artista contemporaneo che ne ha tratto ispirazione per un’opera d’arte cardine di un eterno confronto generazionale. Hanno partecipato: Maurizio Cattelan, Emilio Isgrò, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro,
Mimmo Paladino, Mario Ceroli, Fabrizio Plessi, Guido Strazza, Francesca Cataldi, Giulia Napoleone, Ferdinando Scianna.
Il Manifesto del cambiamento, edito da Treccani, raccoglie i 60 testi più luminosi, selezionati tra i migliaia ricevuti, le dodici opere inedite dei Maestri e una preziosa “Lettera ai giovani” di Papa Francesco. I proventi ricavati dalla vendita del volume e delle opere sono devoluti alla Andrea Bocelli Foundation a sostegno di borse di studio per giovani in difficoltà.
Il 1° settembre 2023, il documentario del progetto è stato presentato alle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia.
Il 7 aprile 2024, alla General Assembly delle Nazioni Unite a New York, il progetto è stato aperto ai giovani di tutto il mondo per raccogliere i testi per la riedizione internazionale del libro: Manifesto for Change – Young and future.