Fissato il tanto atteso calendario definitivo per il concordato preventivo biennale. La proposta del Fisco infatti potrà essere accettata fino al 15 ottobre 2024. Il debutto del concordato preventivo biennale “individuale” ha portato a diversi ritocchi alla disciplina originariamente prevista, e firmata solo il 12 febbraio scorso dal Presidente della Repubblica. Il concordato preventivo biennale ruota attorno alla proposta che l’Agenzia delle Entrate formulera’ ai contribuenti interessati (in linea generale, soggetti ISA e contribuenti in regime forfetario) e che, salvo circostanze eccezionali, fissera’ il reddito rilevante ai fini IRPEF e IRAP per i periodi di imposta 2024 e 2025 (per i contribuenti forfetari in via sperimentale la proposta avrà ad oggetto il  solo periodo 2024).
Per la piena applicabilità del nuovo istituto dovranno essere emanati: un provvedimento da parte dell’agenzia delle entrate che dovrà individuare i dati da comunicare; un decreto del Mef con cui verrà approvata la metodologia alla base del calcolo dei redditi concordati; un decreto del Mef che dovrà individuare le circostanze eccezionali al ricorrere delle quali è possibile disapplicare il corcordato preventivo biennale a fronte di redditi eccessivamente inferiori del 50% rispetto al reddito concordato.
Entro il 15 giugno del 2024 verrà messa a disposizione sul sito dell’Ade una piattaforma ad hoc per poter comunicare i dati richiesti al contribuente. Entro il 15 ottobre del 2024 il contribuente potrà accettare la proposta formulata dall’agenzia entrate termine ultimo previsto anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. Non sono previsti termini intermedi né per quanto riguarda l’invio dei dati da parte del contribuente, né relativamente al momento di quando l’agenzia delle entrate invierà la proposta di concordato al contribuente, ed è su questo che il legislatore ha lavorato per tentare di dare più tempo ai fini dell’accettazione della proposta che nella prima fase era fissato al 31 luglio 2024 dando la possibilità ai contribuenti di poter valutare bene la relativa proposta di concordato preventivo.