Nella splendida cornice di Palazzo Partanna , in piazza Dei Martiri a Napoli, si è svolto presso l’Unione Industriali “Digital Innovation Hub, l’evento “Mobilità, Turismo e Servizi tra Sostenibilità e Innovazione tecnologica”. L’incontro ,fa parte del progetto “Smart City Transformation .
L incontro tenuto a battesimo da Maurizio Manfellotto vicepresidente Unione Industriali Napoli, traccia le linee guida su una imminente smartizzazione dei centri metropolitani, dove la lettura dei territori in concomitanza alle esigenze dei luoghi, non può prescindere da grossi investimenti sulle infrastrutture attuali. La fotografia in una disamina centrata ed ineccepibile, l’ha fatta Valentina Della Corte, Professoressa di economia e gestione delle imprese dell’Università degli studi Federico II e Coordinatrice dell’Osservatorio Turistico Urbano del Comune di Napoli.
I cambiamenti del modo di fare turismo della nostra città all’epoca del Post Covid sono figli di un disegno ben preciso. Lo sviluppo turistico in sicurezza (ha replicato la Prof Della Corte),ha come driver portanti sostenibilità ed innovazione . L’obiettivo finale del decision maker di una Pubblica Amministrazione non può perdere d occhio la soddisfazione dei visitatori, (la mobilità e qualità dei servizi, con un accessibilità Smart a questi ultimi, diventa basilare, prima di aumentare i flussi turistici verso la destinazione di interesse. L’esempio che ha portato la Prof.Della Corte, prendendo Treviso come esempio di città sconosciuta al turismo, con L attivazione di una serie di mostre e collegamenti, ha cambiato le sorti della città . Il trasporto ALL interno della destinazione nelle grandi città diventa un tema cruciale.L efficienza nei trasporti sui territori ,incide molto sul livello di percezione della domanda influenzando il turista che in una concezione Smartness vuole muoversi in assoluta velocità.
L “overturism” ha sviluppato moltissimo lo sviluppo di B&B, e degli affitti brevi ,in mancanza di ricettività alberghiera, in un processo di turistificazione che ha trovato impreparati le grandi città e Napoli forse più di tante.Vietare L apertura di nuovi B&B, sicuramente non è la panacea per la soluzione del problema.Molte aree del nostro patrimonio Unesco non sono sviluppate e questo accentramento del turismo oggi massivo, va sicuramente diluito su altre aree del territorio facendo nascere altri poli di attrazione ,e qui la Pubblica Amministrazione gioca un ruolo fondamentale incentivando e attivando procedure finché i giovani imprenditori possano trainare su una Vision più allargata un importante fetta di turismo sconosciuta su parti della città dove la storia ha lasciato forti tracce.
Zone come i quartieri Spagnoli di Napoli , che rappresentavano un rischio per i visitatori ,dettato dai grossi numeri di borseggiatori e spacciatori di droga, oggi, sono diventate polo di attrattiva turistica senza pari.Addirittura nel segmento del turismo del lusso alcuni segmenti di utenza se non possono dormire nei quartieri Spagnoli in un B&B, rinunciano di visitare Napoli. Solo con Coesione e Cooperazione si aumenterà il Pil sociale e di conseguenza quello economico. C’è bisogno di un grande lavoro fatto dalla PA ,affinché si possono dunque allargare le zone di interesse culturale ,vengano diffuse le Best Practices ,ma non si dovrà mai perdere di vista la Salvaguardia del territorio, affinché il turismo non si trasformi in una parte negativa delle città ,perdendo il controllo ,tra disservizi, scarsa organizzazione , e presidio sul territorio inesistente.