Il settimo sigillo del Napoli, non ce ne vogliano Conte e gli altri azzurri ha un nome e cognome preciso: Giovanni Di Lorenzo. Difronte alle difficoltà trovate per superare il bunker leccese messo su con grande attenzione e ordine da Luca Gotti, senza voler apparire come una prima donna, il capitano azzurro ha preso in mano la partita del Maradona nonostante avesse come avversario diretto Banda, velocissimo esterno sul quale Gotti aveva puntato deciso per creare problemi alla difesa del Napoli. Soffrendo gli spunti e i cambi di velocità del giovane gambiano il capitano, pure ammonito, non ha mollato di un centimetro dal suo compito ed anzi s’è proposto più volte in zona offensiva riuscendo già in chiusura di primo tempo a battere Falcone, ma in fuorigioco millimetrico rilevato dal Var. Però ci vuole altro per smontare il “vecchio” ma nuovo Di Lorenzo e così nel secondo tempo mentre gli attaccanti faticavano duro ma con poco costrutto contro Falcone e capitan Baschirotto, il capitano s’è travestito da bomber per la seconda volta in partita diventando importante più di Lukaku o di Kvara e Politano entrati da poco, sfruttando al meglio un gran colpo di testa di Mctominay. E non ce ne voglia Conte al quale avevamo fatto grandi complimenti dopo la vittoria di Empoli, la sesta, frutto delle sue scelte in panchina. Perché Di Lorenzo è andato oltre difendendo il suo gol a pochi minuti dalla fine quando ha salvato su Rebic servito in area da un compagno e pronto a battere a colpo sicuro verso Meret.
La classifica ora dice 22 punti e un primato che però non esaltano Conte che alle celebrazioni e ai cori di elogio, che ritiene spesso pretestuosi per colpirlo al primo passo falso, preferisce predicare calma, pazienza e equilibrio. E allora lasciamo perdere i 22 punti, il primo posto e la partenza lanciata di questo Napoli che di sicuro però è in una posizione di Forza rispetto a tutte le avversarie, per concentrarci sulla qualità più importante del suo allenatore che, step by step, sta scoprendo anche la squadra: l’ equilibrio. E nella partita contro il Lecce, forse la più difficile di questo periodo, prima di una serie di confronti che dovranno dire dove può davvero arrivare questo Napoli, scopriamo una squadra che della fatica e della sofferenza sta facendo il valore in più del gruppo. Una squadra che appare solida e appunto equilibrata. Un equilibrio che si nota nella pressione portata sugli avversari nella propria metacampo per inibirne il gioco offensivo, nell’ attenzione difensiva e nella disponibilità di tutti a rientrare a sostegno, occupando ogni zona del campo. Di sicuro i messaggi di Conte, durante la settimana o dalla panchina, arrivano sempre meglio a destinazione. E Di Lorenzo goleador, rigenerato nel fisico ma soprattutto nella testa dal suo allenatore, è tornato il Kapitano coraggioso di una squadra che sogna…con equilibrio e fa sognare nuovamente i tifosi.