NAPOLI – “Il programma GOL è probabilmente il più importante piano di politiche attive per il lavoro mai realizzato in Italia. Un’occasione che specialmente in Campania va colta e sfruttata appieno: la percentuale di NEET in regione ci vede primatisti in Italia e in Europa per giovani inoccupati o comunque fuori dai radar del lavoro legale. Che tale opportunità venga depotenziata o rischi addirittura di essere bruciata per quisquilie burocratiche e disorganizzazione non possiamo accettarlo: ne va del futuro dei nostri ragazzi e della salute di tutti quegli imprenditori che in ambito formativo hanno investito per farsi trovare pronti all’avvento di PAR GOL e ad oggi vedono le casse vacillare sotto il peso dei crediti non riscossi”.
Lo affermano Luca Lanzetta, presidente del Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate (MOLA Campania), e Giovanni Mucciolo di ACIIEF in rappresentanza delle agenzie formative iscritte al MOLA.
Ma cosa è accaduto? Gli enti che svolgono corsi Garanzia Occupabilità Lavoratori (PAR GOL) stanno ricevendo in questi giorni decine di telefonate di propri corsisti che lamentano la mancata erogazione da parte dell’INPS di quanto a loro spettante. La responsabilità, secondo l’istituto previdenziale, sarebbe dovuta alla mancata comunicazione di frequenza ai corsi da parte degli enti di formazione, che a loro volta però si dichiarano sorpresi nell’apprendere che tale responsabilità sia in capo a loro e non ai Centri per l’Impiego o alla Regione Campania. Regione a cui, tra l’altro, tali frequenze vengono comunicate e regolarmente registrate dagli enti attraverso la piattaforma digitale SILF.
“Insomma, un pasticcio a metà tra il burocratico e l’organizzativo in cui a nessuno è ben chiara la propria responsabilità nella vicenda e i propri doveri”, spiega Lanzetta. Che aggiunge: “È vero che a pagare il prezzo più alto di tale confusione sono i corsisti privati di un introito fondamentale, non solo per vivere ma anche per formarsi e trovare nuove vie lavorative. Ma a cascata crollano scuole, enti e agenzie formative che rischiano di vedere i propri corsisti abbandonare i corsi, aggiungendo nuovi ammanchi ai crediti già vantati. Già oggi sono in tanti a vacillare, dopo aver scommesso nella bontà di un progetto indispensabile – specialmente per i nostri territori – e anticipando e rimettendoci di tasca propria le spese”.
“Se i corsi GOL iniziano man mano a sparire – conclude Lanzetta – si creerebbe un assurdo logico per cui la Regione che in Italia maggiormente ha bisogno del programma finisce per essere la prima a non poterlo garantire per assenza di offerta formativa. Una vera e propria pazzia: è per questo che chiediamo alla Regione di prendere in mano le redini della situazione, non solo per risolvere questo intoppo ma per garantire che in futuro si proceda spediti, insieme, verso la realizzazione di un programma che può rappresentare una svolta per tutti”.