Nella mattinata di ieri, in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi presso il Palazzo di Governo, presieduto dal Prefetto di Napoli,  Michele di Bari, è stato fatto il punto sui diversi sistemi di videosorveglianza installati sul territorio cittadino e sui Comuni della Città Metropolitana.

Forte è l’impegno sulla tematica, in considerazione della sempre crescente domanda di sicurezza dei cittadini nonché della valenza dei dispositivi tecnologici di controllo del territorio, in grado di supportare efficacemente l’attività investigativa delle Forze dell’ordine, in uno alla funzione deterrente rispetto alle attività criminose e ai comportamenti vandalici.

Allo stato, presso la città di Napoli, sono presenti 1094 dispositivi di videosorveglianza distinti tra telecamere (n° 445) e lettori targhe (n° 649) installati, nel tempo, con finanziamenti ministeriali e della Regione Campania, ai quali si aggiungono ulteriori 616 dispositivi gestiti da altri enti (Comune di Napoli, Gesac, RFI, etc..).

Inoltre, alcune Municipalità del Comune di Napoli (Stella/San Carlo Area, San Giovanni/Barra/Ponticelli, e Fuorigrotta/Bagnoli) hanno in esecuzione o ultimato progetti di videosorveglianza finanziati con fondi messi a disposizione dalla Regione Campania.

Il Comune di Napoli, con i finanziamenti di cui Decreto Legge 14/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, ha in corso la realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza dislocato su vari quartieri della città per l’importo di circa 3 milioni di Euro. Si prevede l’installazione di 248 apparati di ripresa, di cui n° 139 lettori targa e 109 telecamere distribuite in 116 postazioni.

Per quanto attiene all’area metropolitana, sono in corso di ultimazione 32 progetti, proposti da altrettanti Comuni, che hanno aderito alla procedura ad invito per l’individuazione di interventi di videosorveglianza tecnologica nel territorio della Regione Campania – Città Metropolitana di Napoli, a valere sulle risorse dell’Asse II “Rafforzare le condizioni di legalità per lo sviluppo economico dei territori nelle Regioni target” del Programma Operativo Complementare (POC) “Legalità” 2014/2020 gestito dal Ministero dell’Interno. I Comuni interessati sono Acerra, Afragola, Arzano, Bacoli, Boscoreale, Caivano, Calvizzano, Casalnuovo, Casoria, Castellammare di Stabia, Ercolano, Frattamaggiore, Giugliano, Gragnano, Marano, Melito, Nola, Ottaviano, Poggiomarino, Pompei, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, San Gennaro Vesuviano, San Giorgio A Cremano, S. Giuseppe Vesuviano, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Torre Annunziata, Torre del Greco, Vico Equense e Villaricca.

La scelta ha riguardato enti locali con popolazione superiore a 20 mila abitanti oppure con popolazione inferiore ai 20 mila abitanti i cui organi siano sciolti per infiltrazioni criminali, o che, nell’ultimo quinquennio, siano stati interessati dalla medesima misura e che non abbiano ottenuto finanziamenti per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza a valere sul PON “Legalità” o nell’ambito del Decreto Legge 14/2017.

Gli importi sono compresi tra i 100.000 e i 350.000 Euro .

Inoltre, grazie alle ulteriori risorse messe a disposizione dal POC “Legalità” 2014/2020 del Ministero dell’Interno saranno a breve avviate  le procedure per l’ammissione a finanziamento di proposte progettuali o di rimodulazioni di progetti già finanziati per rafforzare la sicurezza dei territori attraverso sistemi di presidio tecnologico. Hanno già avanzato proposte a questo fine i Comuni di Napoli, Acerra, Afragola, Casoria, Castellammare di Stabia, Ercolano, Marano, Portici, Pozzuoli e Torre del Greco. Una specifica linea di finanziamento riguarderà il comune di Napoli

Lo stesso Ministero dell’Interno sta definendo ulteriori iniziative per lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive, da destinare in larga parte alla realizzazione di impianti di video sorveglianza.