ROMA – Italia-Emirati Arabi Uniti: Forum imprenditoriale a Roma. Il Ministro Tajani: con questo Forum il partenariato economico con gli EAU compie un ulteriore salto di qualità favorendo nuove opportunità di affari.  Intervento del Presidente del Consiglio Meloni alla presenza del Presidente degli EAU che annuncia con soddisfazione la decisione» degli Emirati Arabi «di investire 40 miliardi di dollari» in Italia.  In concomitanza con la visita di Stato in Italia del Presidente emiratino, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha aperto a Roma il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, evento organizzato dalla Farnesina e dai Ministeri dell’Economia e degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, con la collaborazione dell’ICE e il supporto di Cassa Depositi e Prestiti e SACE. “Gli Emirati Arabi Uniti sono un partner economico strategico per l’Italia e primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’area Medio Oriente Nord Africa. Il Governo – ha detto il Ministro Tajani – attraverso la diplomazia della crescita, sostiene le esportazioni e gli investimenti internazionali delle nostre aziende, con un’azione sinergica che coinvolge tutti gli attori del Sistema Paese: con questo Forum il partenariato economico con gli EAU compie un ulteriore salto di qualità favorendo nuove opportunità di affari per il nostro sistema produttivo mediante la firma di numerosi accordi commerciali” “L’obiettivo comune – ha evidenziato il Ministro degli Esteri – è la crescita delle nostre imprese e dei nostri due Paesi.  In questi ultimi due anni, l’estensione dei nostri rapporti bilaterali ha raggiunto livelli senza precedenti. Una svolta avviata, già dalla mia prima vista, ad Abu Dhabi, insieme al Presidente Meloni, con il lancio di un partenariato strategico che vede oggi il suo coronamento, con la visita di Stato del Presidente Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan  a Roma.

La nostra è una relazione a 360 gradi che ha dato ai nostri due Paesi la possibilità di adoperarsi, anche fianco a fianco, della cura dei bambini feriti nella striscia di Gaza, mantenere uno stretto coordinamento nell’ambito della presidenza italiana del G7, lavorare insieme a soluzioni per il contrasto dell’immigrazione irregolare e ai trafficanti di esseri umani. Il nostro è un rapporto speciale, diventato un impegno per la pace e per il dialogo. Ricordo ancora l’emozione di essere stato il primo Ministro degli Esteri a visitare la casa della famiglia abramitica di Abu Dhabi, esempio di convivenza e di rispetto reciproco tra cristiani, musulmani e ebrei.

Il dialogo imprenditoriale di oggi allarga ulteriormente l’orizzonte del nostro rapporto, aprendo la strada a nuove cooperazioni in tantissimi settori di primaria e comune collaborazione.”

L’interscambio commerciale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti nei primi undici mesi del 2024 ha raggiunto il valore di 9 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel Paese operano oltre 600 aziende italiane, mentre il livello di investimenti italiani negli Emirati nel 2023 è stato di oltre 11 miliardi di euro.

“Le nostre imprese e le imprese emiratine  sanno di poter contare sugli attori del Sistema Italia, ICE,  Cassa Depositi e Prestiti, SACE, SIMEST per rafforzare la loro collaborazione e creare la loro joint ventures. Ci sono grandi opportunità – ha evidenziato il Ministro degli Esteri e Vice presidente del Consiglio, Tajani-  di collaborazione in settori come difesa e aerospazio sui quali saranno firmati oggi importanti accordi in cooperazione.

Penso anche alla transizione energetica, incluso il nucleare e la valorizzazione  degli abissi marini. Penso anche a nuovi campi, come la tecnologia d’avanguardia,  e la sanità. L’innovazione deve essere la chiave di questa collaborazione.

L’accordo in materia di alta istruzione e ricerca scientifica che sarà firmato è un ulteriore strumento in questa direzione.

Le imprese italiane sono leader mondiali su molti di questi campi, che siano grandi gruppi industriali o piccole e medie imprese d’eccellenza. Sono pronte a condividere il loro saper fare.

Possiamo contare su oltre 4 milioni di piccole e medie imprese che fanno diventare la seconda manufattura d’Europa e il quarto esportatore mondiale. Siamo presenti con le nostre eccellenze in pratica in tutti i settori. Siamo il Paese che ha la più larga base merceologica nell’esportazione secondo e soltanto alla Cina.”

“Io credo – ha detto inoltre il Ministro Tajani – che i nostri amici possano contare sul saper fare italiano, sulla volontà dell’Italia di rafforzare questo legame con un Paese amico. Ma noi vogliamo non soltanto esportare, ma vogliamo anche attirare i nostri amici emiratini e le loro imprese in Italia.

Il nostro partenariato economico si estende anche oltre a dimensioni bilaterali. Penso al comune impegno per la crescita del continente africano dove gli emirati sono i principali investitori, come abbiamo nel nostro piano Mattei. Possiamo collaborare assieme per la stabilità politica di quell’area, anche per la crescita, per i comuni interessi economici.

Pertanto questa collaborazione in Africa è una priorità politica ed economica e sarò liero di firmare tra poco il memorandum che dà via a questo partenariato. Siamo pronti ad avviare collaborazioni congiunte con partenariati emiratini in Africa, non soltanto nel quadro del piano Mattei, ma soprattutto in quello quadro. Le imprese italiane e emiratine, ad esempio, hanno già avviato studi di fattibilità per nuovi progetti di interconnessione elettrica da fonti rinnovabili a Nordafrica e Italia, così come quella che ci apprestiamo ad avviare anche con l’Albania, aprendo nuove opportunità di cooperazione.”

“Non c’è soltanto una questione di interessi economici, pure importante, ma – ha specificato il Ministro Tajani – c’è anche un’idea di sentire, c’è una naturale affinità che Italia ed Emirati Arabi Uniti  che hanno una storia antica, che vogliono essere amici. Lo testimoniano i colloqui degli incontri di alto livello istituzionale e gli accordi di oggi.

Credo che questa collaborazione sarà foriera di grandi risultati per entrambi i Paesi, per l’interesse per entrambi i Paesi. Con  tanti settori al centro dei colloqui, dall’industria alla difesa,  dallo spazio, all’industria farmaceutica, altro settore che in Italia ha dei campioni straordinari, insieme ad altri tantissimi, settori dove con gli emirati potremo raggiungere degli obiettivi ambiziosi.”

All’evento,  oltre al Ministro di Stato per il commercio estero degli EAU Thani bin Ahmed, è intervenuta la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha raggiunto il Forum con il Presidente degli EAU S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan per descrivere al settore privato il nuovo quadro di partenariato bilaterale, annunciando con soddisfazione la decisione» degli Emirati Arabi «di investire 40 miliardi di dollari» in Italia.

“Si tratta senza timore di smentita – ha detto la Presidente del Consiglio Meloni – di uno degli investimenti esteri più rilevanti, più imponenti per la storia della nostra economia. Si tratta chiaramente di una straordinaria manifestazione di fiducia e di amicizia nei confronti dell’Italia, nei confronti del suo sistema produttivo, nei confronti della sua economia. Sottolinea  come Italia ed Emirati Arabi Uniti, insieme, abbiano deciso di portare la loro cooperazione bilaterale a un livello mai sperimentato prima.”

“In questa giornata  – ha specificato la Presidente del Consiglio – abbiamo firmato oltre 40 intese bilaterali e il nostro lavoro non intende esaurirsi qui. Considero  la giornata di oggi importantissima. Un altro punto di partenza nella nostra relazione bilaterale. Una  cooperazione  profonda che si svilupperà a più livelli, trasformerà quelli che erano partner apparentemente lontani o comunque con interessi potenzialmente divergenti in partner che decidono di condividere un importantissimo pezzo del loro cammino insieme.”

“Abbiamo reso tutto questo possibile – ha spiegato  – perché abbiamo condiviso con il Presidente Presidente Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan un approccio nuovo, e cioè tentare insieme di interpretare le trasformazioni profonde del nostro tempo con visione, con coraggio senza avere paura di osare. È un approccio che abbiamo già dimostrato in molte occasioni, l’ultima in ordine di tempo con la scelta di realizzare insieme all’Albania una nuova infrastruttura energetica che collegherà le due esponde dell’Adriatico. Un’iniziativa ambiziosa nella quale crediamo molto perché è un passo tangibile nella direzione di un’interconnessione davvero globale che si estende dall’Asia fino al Golfo, dal Nordafrica all’Europa con al centro il Mediterraneo che, come voi sapete, è il principale focus di attenzione dell’Italia in questo tempo.”

Il Mediterraneo – ha detto inoltre la Presidente Meloni – è protagonista anche dello sviluppo di IMEC, il corridoio infrastrutturale ed economico che collegherà le città portuali dell’India, del Medio Oriente e dell’Europa. Un progetto anche questo strategico che vede l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti in prima fila nel  portare  avanti insieme per il potenziale che può sprigionare anche, soprattutto, a favore dei nostri settori economici. Oggi posiamo un altro importante mattone in questa strategia comune. Non siamo soli in questo percorso. Quello che dimostra questo business forum è che possiamo contare sulla forza, sulla vitalità dei nostri sistemi economici e finanziari che credono insieme a noi nell’enorme potenziale che un importante salto di qualità nelle nostre relazioni può recare a entrambi. Voi sapete che l’Italia è già il secondo partner europeo degli Emirati, l’export nazionale cresce a ritmo sostenuto, gli investimenti delle nostre aziende nell’economia emiratina sono aumentati del 50% negli ultimi cinque anni. Sono dati che ovviamente io considero molto significativi perché di fatto significa che già ci troviamo molto bene a lavorare insieme.

Il Forum, suddiviso in tavoli settoriali, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle principali istituzioni finanziarie e delle associazioni di categoria di entrambi i Paesi. Presenti oltre centoventi tra imprese italiane ed emiratine, inclusi i più grandi gruppi industriali e finanziari dei due Paesi con la presentazione di oltre 25 accordi BtoB.