Dopo appena 2 giornate di campionato, la Serie A ha una sola squadra al comando: la Juventus. i bianconeri non si trovavano lì da soli in vetta alla classifica dalla 38esima giornata 2019-2020, ultimo anno in cui hanno vinto lo scudetto.
Sono passati solo 4 anni, eppure, dopo quel trionfo sono iniziate a cambiare molteplici situazioni, dall’assetto societario sino agli uomini in campo. I superstiti di quella squadra che metteva in campo uno dei giocatori più forti della storia del calcio come Cristiano Ronaldo, sono solo 3: Danilo, Perin e Pinsoglio.
Quella Juventus era la squadra più anziana del campionato con un età media di 28,5 anni, allenata superbamente da Maurizio Sarri, un classico amante del bel calcio, esperimento in parte riuscito dalle parti della Continassa.
Adesso pero è cambiato definitivamente tutto, l’impronta e l’esperimento del bel gioco sembra essere definitivamente una prerogativa nella nuova Juventus.
Gli uomini a cui va dato atto di questa transizione sono 2: Cristiano Giuntoli e Thiago Motta.
Dopo la burrascosa separazione con Max Allegri, il Ds ha preso il pieno controllo delle operazioni in casa bianconera. prima scelta è quella di affidarsi ad un allenatore con i suoi stessi principi e idee, e creare una squadra a sua immagine e somiglianza.
Il lavoro fatto sul mercato dalla società è lodevole, abbassata notevolmente l’età della rosa, e rafforzata al massimo nel suo punto debole di questi anni: il centrocampo.
Mediana della Juve che è stata imbottita di qualità e quantità, gli arrivi di Douglas Luiz e Thuram, portano peso, centimetri e irrobustiscono un reparto fin troppo debole per competere ad alti livelli.
L’ultima aggiunta di Teun Koopmeiners, 12 gol e 5 assist solo nello scorso campionato, aumenta a dismisura la qualità offensiva di una trequarti a cui vanno aggiunti Yildiz, conceicao, Nico Gonzalez e la sorpresa Mbangula.
Il 4-2-3-1 disegnato per la Juventus da Thiago Motta con i giocatori sopracitati può essere davvero una spina nel fianco, non solo in Italia ma anche a livello europeo.
È sotto gli occhi di tutto, il lavoro magistralmente fatto dall’ allenatore italiano nella scorsa stagione al Bologna, una storica qualificazione in Champions League indimenticabile.
Verticalità, ritmi alti, ampiezza sugli esterni e controllo del gioco, sono tutte caratteristiche che abbiamo potuto ammirare la scorsa stagione dalla squadra di Thiago Motta.
Il mantra è lo stesso anche alla Juventus, queste prime 2 giornate sono bastate a rimuovere i dubbi iniziali mossi da molti, quest’anno con qualità di giocatori più alta può aumentare e portare i suoi concetti a nuovi livelli.
È stato chiaro fin da subito, la Juventus è definitivamente tornata, questa volta però con una nuova pelle, non più in attesa e camaleontica ma rapida e offensiva sin da subito.
Il duello scudetto con l’Inter può considerarsi iniziato, in attesa di conferme o sorprese da altre squadre su tutte:Atalanta, Milan e Napoli.
Il prossimo test contro la Roma, ci saprà già dire molto di più su questa Juventus, le ambizioni ci sono e il progetto è partito nel modo giusto, perché in fin dei conti lo sanno tutti quelli che l’affrontano.
Nonostante sia cambiato molto, lo slogan è sempre uno: vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta.