La pace non sarà mai una cosa giusta finché esiste qualcuno che sopraffà. Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant una meravigliosa frase di Publio Cornelio Tacito che traduciamo in: dove fanno il deserto, lo chiamano pace. 

E’ questo che sta succedendo a Kiev, come a Gaza nel menefreghismo globale e nella demagogia più assoluta alla ricerca di scappatoie inesistenti e vie d’uscita farlocche. Da una parte la Russia parla di terrorismo da terrorista e dall’altra il povero e martoriato popolo palestinese che ha il sacrosanto diritto ad esistere e di avere uno Stato, ma contestualmente ha il dovere assoluto di spogliarsi da quell’integralismo islamico che è stata la rovina di intere generazioni. E la mattanza è soprattutto sotto gli occhi dei bambini che però non chiedono la pace in senso assoluto, perchè quella non esiste da quando i bipedi camminano su questo pianeta, loro cercano una via d’uscita per continuare ad esistere e a crescere in un mondo che pensi soprattutto ai suoi inquilini più che agli stratosferici interessi che sono dietro alle guerre e alle mattanze globali. L’odio è il veleno che distrugge gli uomini? NO!!! Sono i soldi e il potere il mix che distrugge l’anima, permettendo a quinque di calpestare i diritti e le certezze del prossimo. La pace non sarà mai tale finché esisterà qualcuno capace di sopraffare l’altro a piacimento e a scadenza biblica, potremmo dire. Fin quando non sarà abbattuta definitivamente la regola del più forte il mondo resterà un luogo pericoloso nel quale vivere, nel quale crescere i propri figli, nel quale costruire un futuro. La Storia non insegna più nulla e tutto quello che è successo in un passato relativamente recente, ci è stato riproposto oggi con le identiche modalità di morte e sopraffazione. Oggi come ieri il genocidio ha cambiato nome, aspetto ma non ha mutato  la modalità con la quale trascinare all’altro mondo milioni di persone. L’uomo è e resta il peggiore degli animali senzienti che un  possibile creatore abbia mai potuto immaginare.